Trento
Dietrofront del governo, slitta l’apertura delle piste da sci. Fugatti: «Ristori subito!»

Ieri mattina c’è stato l’incontro fra le Regioni, le Province autonome e i ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia. Da parte del governo il tema delle piste da sci non è stato nemmeno preso in considerazione.
E’ intuibile quindi che la data del 18 gennaio, giorno di ipotetica riapertura delle piste, sia probabilmente spostato. Il ministro Speranza si è semplicemente limitato a dire che stanno valutando insieme alla Francia una data comune per quanto riguarda le piste da sci. Ricordiamo però che Austria e Svizzera hanno da tempo aperto le piste da sci.
Solo alcuni giorni fa il ministro Boccia aveva affermato che era inutile parlare di piste da sci quando i ragazzi della superiori dovevano ancora tornare a scuola. Per le stazioni turistiche quindi si prevedono danni ancora più pesanti.
Il governatore Maurizio Fugatti ha insistito sul fatto che i bar e ristoranti che ruotano intorno alle piste da sci stanno pagando un prezzo troppo alto. E’ quindi doveroso che il governo distribuisca velocemente dei ristori a tali categorie.
Un altro punto su cui si è soffermato Fugatti è la libera circolazione fra le regioni. Non ha senso aprire le piste da sci se non c’è l’apertura fra le regioni, almeno fra quelle gialle. In Trentino c’è un intero settore che vive sul turismo, e cioè sulle persone che provengono da fuori.
Il presidente ha inoltre chiesto che venga mantenuta la distinzione tra regioni di “colore” diverso nei weekend ed ha posto l’accento sull’importanza dei ristori da predisporre per le categorie economiche che hanno subìto uno stop: “Segnalo le manifestazioni di preoccupazione di ristoratori, baristi e tutte le attività che oggi non lavorano, ad esempio quelle che ruotano attorno agli impianti di risalita che stanno subendo gli effetti della situazione attuale. Le valutazioni di tipo scientifico sono di competenza dei tecnici: noi dobbiamo sostenere le attività che stanno pagando il prezzo più alto e favorire, quando possibile, la ripartenza. Penso ad esempio all’asporto di cibi e bevande e alle consegne a domicilio”
Boccia ha risposto al presidente Fugatti che i ristori verranno distribuiti a tutte le attività che rimarranno chiuse. Il tema delle piste da sci sembra quasi che non importi ai due ministri.
Oggi si riunirà il Comitato Tecnico scientifico per studiare alcuni protocolli sulle piscine, sulle palestre e forse sulle piste da sci, e per valutare le risposte delle Regioni alle considerazioni fatte dal Cts prima di Natale alla bozza iniziale.
Il nuovo Dpcm sarà approvato probabilmente entro venerdì e dovrebbe avere una durata di 30 o 45 giorni. Fra le restrizioni potrebbe esserci lo stop alle vendite d’asporto dopo le 18 per bar e ristoranti. In questi giorni in molte città si sono creati degli assembramenti fuori dai locali. Potrebbero invece riaprire i musei, ma rimarranno chiusi cinema e teatri.
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