Governo Conte ormai appeso a un filo: Italia Viva pronta a staccare. Dall’opposizione nessun aiuto

La settimana dell’Epifania si apre con una nuova minaccia di scioglimento per il governo Conte. Le opposizioni premono per la sfiducia con la raccolta firme proposta da Fratelli d’Italia e le critiche della Lega di Salvini. Nel frattempo incombe il rischio Renzi, con Italia Viva che si direbbe pronta a staccare la spina.

“Non vogliamo la crisi ma dipende dal premier che non ha ancora risposto alle questioni sollevate dal nostro partito sul Recovery fund. Anche sui vaccini serve un piano chiaro“, ha affermato Maria Elena Boschi.

E si fa avanti sempre più insistente l’ipotesi di un rimpasto. La seconda possibilità potrebbe essere un governo a guida istituzionale, mentre spunta ancora la figura di Draghi. Forza Italia e la Lega di Salvini sono possibilisti su un governo del «tutti dentro». Ma la cosa non piace a Giorgia Meloni che ha risposto un secco no a questa ipotesi. 

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Se si deciderà di tornare alle urne bisognerà farlo entro il 28 luglio, cioè prima che inizi il semestre bianco che anticipa l’elezione del capo dello Stato dove per legge non è possibile votare.

“Ancora una volta di più oggi verifichiamo l’insufficienza del sistema sanitario, sancita dalla necessità di far scattare le Regioni arancioni o rosse con soglie di Rt più basse di quanto indicato in precedenza per evitare ulteriori criticità. E si verifica l’insufficienza e la poca chiarezza sul Piano vaccinale”, ha sottolineato la ministra Teresa Bellanova.

Renzi continua a dire che l’Italia è in ritardo su tutto: sulla somministrazione dei vaccini, sulle decisioni che gli italiani vengono a sapere all’ultimo momento e sugli aiuti all’economia. Per l’ex rottamatore non è più possibile andare avanti con i bonus e il reddito di cittadinanza senza i navigator che sono rimasti solo sulla carta.

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