Val di Non – Sole – Paganella
Lo scrittore Giuseppe Festa “incontra” i ragazzi di seconda media di Coredo per parlare del suo libro ambientato sulle Dolomiti

«Che messaggio vuoi comunicare con Cento passi per volare?», «Il vero coraggio è mostrare le proprie fragilità», «Le emozioni che racconti sono tue personali o appartengono ai tuoi personaggi?», «Le tue storie sono vere o inventate?», «Vabbé… è vero che alcuni orsi vengono a spaventarci nei nostri paesi… ma anche noi andiamo nei boschi, a casa loro…», «Una persona non vedente vede con altri occhi…».
Questi sono alcuni temi affrontati e alcune domande rivolte in meet allo scrittore Giuseppe Festa dai ragazzi delle seconde C e D dell’Istituto comprensivo di Predaia.
L’incontro ha rappresentato la conclusione di un percorso iniziato nel precedente anno scolastico che ha coinvolto due istituti comprensivi, Predaia e Bassa Anaunia, e alcune biblioteche, Predaia, sia Taio che Coredo, Denno, Terres, Ville d’Anaunia, sia Tassullo che Tuenno.
Un percorso che doveva terminare a fine marzo con la presenza di Festa in Val di Non per alcuni giorni e il suo incontro con tutti gli studenti coinvolti nel progetto, ma a causa dell’emergenza sanitaria quest’ultima parte è saltata.
Dopo le chiacchierate online con gli studenti di Denno e di Tuenno, Giuseppe Festa si è rapportato con i ragazzi di seconda media di Coredo parlando del suo libro “Cento passi per volare”, ambientato sulle nostre montagne, le Dolomiti, e rispondendo alla solita raffica di domande e curiosità che solo i più giovani esprimono senza problemi.
L’autore ha parlato di molti dei suoi romanzi, in quanto la storia dell’uno si intreccia con quella dell’altro; dall’esperienza de “Il passaggio dell’orso” è scaturito l’incontro con Lucio, ispiratore del protagonista di “Cento passi per volare”; troviamo la stessa guardia forestale sia ne “L’ombra del gattopardo” che ne “Il passaggio dell’orso”, lo stesso amore per la natura e gli animali traspare da tutte le sue storie, prima fra tutte quella de “La luna è dei lupi”, raccontata addirittura dallo stesso protagonista, Rio, un giovane lupo dei Monti Sibillini, che vive, lotta, ama e… prega.
Giuseppe Festa non è solo un bravo autore di avventurosi libri per ragazzi, è anche un educatore ambientale competente, comunicativo e simpatico.
Tra le sue produzioni troviamo un libro, “I figli del bosco”, che racconta la sua esperienza come reporter ufficiale di un esperimento mai effettuato in Europa: la liberazione in natura di due cuccioli di lupo trovatelli, dopo essere stati svezzati e cresciuti in cattività.
In questo libro, e in tutti i suoi romanzi, i lettori, giovani e meno giovani, scopriranno il suo incondizionato amore per la natura e il suo grande rispetto per l’ambiente, sentimenti che riesce a comunicare e condividere. Inoltre è anche musicista, cantante e autore delle canzoni del gruppo musicale Lingalad.
Lo staff della biblioteca di Predaia ha voluto ringraziare con tutto il cuore Giuseppe Festa, i ragazzi delle seconde C e D per l’attenzione e la simpatia, l’insegnante Maurizio Erlicher per l’appoggio all’esperienza e l’entusiasmo nella partecipazione, l’assessorato alla cultura del Comune di Predaia, dando a tutti l’appuntamento al prossimo incontro con questo autore, all’uscita del suo nuovo romanzo in primavera.
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