Trento
Ostello aperto ai senza tetto: la soluzione non piace ai residenti della Portela

A partire dal giorno di santo Stefano il Comune di Trento ha messo a disposizione delle persone senza dimora che vivono nella nostra città l’ostello Giovane Europa in via Torre Vanga, chiuso temporaneamente a causa delle limitazioni imposte agli spostamenti dall’emergenza sanitaria.
L’ostello accoglierà un massimo di cinquanta persone dalle 18 alle 9.30. Il servizio di accoglienza, a cui si accede secondo il consueto canale dello sportello dedicato alle persone senza dimora, offre anche la prima colazione.
La decisione è maturata d’intesa con i competenti uffici della Provincia autonoma di Trento, anche in considerazione della difficoltà nel trovare spazi disponibili e adeguati all’accoglienza sul territorio comunale.
Una soluzione che però non piace per niente ai residenti del rione della Portela già provati da anni dai numerosi casi di degrado, criminalità di tutti i tipi e spaccio di droga ormai quotidiano.
In commento più sintetico che esprime a pieno lo stato d’animo dei residenti: “Capisco la necessità imprescindibile di risolvere un problema. Giusta l’azione, e ci mancherebbe. Nel nostro quartiere abbiamo sotto gli occhi ogni tipo di disagio sociale che a volte sfocia nel degrado. Caricare quindi il rione di altro disagio mi preoccupa. Mi chiedo se la Residenza Fersina o altro sito, non sarebbe stato più adeguato.”
Il timore che deriva dalla decisione presa del sindaco Ianeselli è che degrado e emarginazione possano aumentare ancora di più in rione che in un recente incontro avuto con lo stesso sindaco, si era sentito promettere un maggior impegno per riqualificarlo.
La polemica nata sui social non ha risparmiato nessuno. In tanti si domandano perché non si siano cercate soluzioni alternative sulla collina di Trento che sembra la si voglia far vivere in una diversa dimensione.
Ma il problema dei senzatetto non è di esclusiva competenza comunale: “Il primo complimento per la lungimiranza va fatto alla Provincia che ha deciso di non rendere disponibile la struttura di via Fersina. Occuparsi dei senza fissa dimora è una competenza primaria della Provincia. A Bolzano è la Provincia che ha messo a disposizione gli spazi, con una compartecipazione (economica) del Comune”.
Ecco la polemica è servita senza lasciare indietro nessuno ed il malcontento si è accentuato ancora di più quando i residenti si sono accorti che sia il Money Transfer di Via Prepositura che il “ noto” negozio di frutta e verdura di Via Roma ieri erano regolarmente aperti in barba ai divieti in vigore.
Interpellata dai residenti, la Polizia Locale non è stata in grado di verificare la regolarità o meno dell’apertura e alle loro rimostranze è stato risposto che sarebbero state fatte delle verifiche ed eventualmente mandata una pattuglia.
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