Italia ed estero
Mauro Romano, a 43 anni dal rapimento del piccolo più vicini alla verità?

E’ stata data una svolta decisiva al caso che vedeva un bambino, Mauro Romano, rapito nel 1977 e secondo tutti morto.
Secondo le più recenti indagini si è invece ricostruita la dinamica del rapimento; il bimbo non sarebbe stato ucciso dall’uomo che l’ha rapito ma sarebbe stato consegnato ad altri due personaggi probabilmente affiliati alla mafia.
Data la conferma di questo scambio per i genitori di Mauro torna la speranza ed anche il sospetto sorto nel 1999 che il bambino fosse stato preso come figlio adottivo dal terzo uomo più ricco di Dubai.
Secondo le ultime dichiarazioni dell’avvocato La Scala, dopo quarantaquattro anni di indagini, interrogatori ed arresti sarebbe emersa la verità sul caso.
Mauro era un bambino di sei anni, rapito nel 1977 e per i più era stato ucciso; il caso era stato archiviato ma i genitori del piccolo, dato che il suo corpo non è stato rinvenuto, hanno deciso di non desistere e di continuare nella loro ricerca.
Dopo queste quattro decadi e vari interrogatori sembra ora che Mauro non sia stato ucciso ma venduto a due individui. La vicenda del bambino scomparso nella provincia di Lecce è alquanto controversa e secondo molti le indagini e l’archiviazione sarebbero stati frettolosi.
Il 21 giugno 1977 Mauro Romano stava giocando con i suoi amici nei pressi di Racale quando gli si è avvicinato un individuo a lui molto noto, un amico di famiglia che il piccolo chiamava “zio”, non per legami di consanguineità ma per amicizia.
Lo “zio” era riuscito a convincere il bambino a salire sulla sua ape-car con la quale lo portava spesso a divertirsi ma questa volta per non tornare più.
Questo personaggio sarebbe poi stato individuato come un ex-barbiere ed arrestato per sequestro di persona. L’ex-barbiere settantanovenne aveva infatti portato il bambino in una sua residenza a Castelforte e poi altri due individui avevano prelevato il bimbo per portarlo in un luogo sconosciuto.
La parte più sconcertante della situazione è stata la frettolosità con cui gli indagati sono stati giudicati, senza troppi interrogatori. Ai tempi infatti era stato subito scoperto il personaggio che chiamava la famiglia Romano per chiedere riscatti da milioni di vecchie lire.
Il ricattatore all’epoca fu condannato a quattro anni di reclusione per estorsione ma su di lui non si indagò mai in profondità. Alcuni anni dopo il suo rilascio l’uomo era stato nuovamente arrestato per pedofilia.
Ma se dopo così tanti anni passati anche la procura aveva rinunciato al ritrovamento di Mauro, i suoi genitori non lo avevano fatto mai e nel 2010 era emerso un nuovo elemento.
Un mafioso della Sacra Corona Unita pugliese aveva scritto una lettera alla madre del sequestrato chiedendo di voler essere ascoltato; il procuratore di allora non aveva agito e a parlare con l’uomo è stata solo la Dottoressa Minniti (sostituto del procuratore) nell’ultimo anno trovando importanti conferme.
Grazie alle varie dichiarazioni e deposizioni si è infatti giunti alla conclusione che il piccolo Mauro non è stato ucciso e fatto sparire ma probabilmente sarebbe stato venduto a qualche famiglia importante ed ora si troverebbe in Italia oppure all’estero ignaro della sua vera identità.
Ad enfatizzare questa speranza nei parenti ed amici della famiglia Romano è stato il sospetto ritrovamento dello stesso bambino ormai diventato uomo.
Nel 1999 Natale e Bianca (i genitori) infatti si sono imbattuti per caso nella foto di Mohamed Habtor, il figlio di uno degli uomini più ricchi di Dubai e studiando a fondo la foto dell’emirato si sono convinti che quello fosse suo figlio.
Mohamed sarebbe dunque Mauro ormai cresciuto e i genitori lo avrebbero riconosciuto per segni evidenti che solo loro figlio avrebbe avuto.
La famiglia Romano ha cercato ripetutamente di avere udienza dalla ricca famiglia araba (e magari un test del Dna) ma nonostante ciò non è mai riuscita ad entrarci strettamente in contatto; tutti i tentativi di udienza sono stati annullati all ultimo momento.
Il caso di Mauro, rapito a sei anni e forse ora diventato un emirato miliardario oppure vivo da un’altra parte, resta aperto ed irrisolto nonostante i nuovi sviluppi.
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