Io la penso così…
Vessati da un governo di ignoranti e arroganti, la misura è colma

Egregio Direttore,
credo che la misura sia colma. Non basta che gli italiani siano vessati dalla corrente pandemia e dal concreto rischio, anzi del tutto certo, di un epocale impoverimento generale, ma essere vessati dal governo (*) e dai suoi mandarini proprio no. Non più.
Tralascerò ogni riferimento al Natale e feste annesse, perché ormai trito e ritrito, anche perché sul punto ogni persona dotata di buon senso sa esattamente cosa fare e cosa non fare, mentre per quella minoranza di imbecilli che crede di poter fare ciò che vuole o pensa di essere più furba, il contagio provvede da sé a fare giustizia e magari per questi potrebbe prevedersi che chi si è infettato in condizioni di pericolo o illegalità al quale si è volontariamente ed incoscientemente imposto, dovrebbe provvedere a pagarsi in proprio le cure.
Mi riferisco invece al recentissimo Decreto Legge 02 dicembre 2020 n.158 ( in G. U. n. 299 del 03 dicembre 2020 ) nel quale è normativamente sancito il divieto di spostamento tra comuni nei giorni del 25 e 26 dicembre e del 31/01 gennaio. Divieto di dubbia costituzionalità, ma che è, per nostra fortuna, completamente vuoto, mancando la relativa sanzione.
Come è ben noto a chi ha avuto un minimo di dimestichezza con la teoria generale del diritto, che viene insegnata persino alle superiori, ad ogni precetto, negativo in questo caso (il divieto), deve essere correlata una sanzione; diversamente il precetto rimane privo di efficace deterrenza sociale e rimane solo sulla carta.
Probabilmente i mandarini del ministero degli interni, se e quando individueranno il problema, se non lo hanno già fatto, riterranno di far ricorso, mediante circolari, alle sanzioni di cui ai DCPM precedenti, ma questo è del tutto illegittimo perché una sanzione non può mai avere come fonte un atto amministrativo, e soprattutto non può mai precedere un divieto successivo, prima non esistente.
Il concetto è chiarito da numerose norme generali, che qui non interessano per non appesantire, ma è anche patrimonio di tutti, essendo ancorato al buon senso, quello che manca a taluni. Similmente accade anche per le famose FAQ del ministero degli interni, cui la cittadinanza ricorre ansiosamente per cercare di capire le astrusità normative sfornate da questo governicchio, le quali non hanno nemmeno la dignità dell’ atto amministrativo essendo relegate al gradino più basso dell’attività amministrativa e che vengono qualificate dai giuristi come “pareri” di stretto uso interno e che non possono avere la pretesa di chiarire erga omnes, cioè con effetto per i cittadini, ciò che la norma deve senza dubbi o incertezze descrivere.
Bene, tutto quanto sopra, a prescindere dal merito, connota, ad essere indulgenti, faciloneria e superficialità, se non vera e propria ignoranza, del tutto inaccettabile per chi si è autoproclamato “avvocato del popolo” e per la sua corte dei miracoli. Ma credo vi sia di più. E cioè lo sprezzo verso i cittadini, che devono essere trattati come sudditi.
Lo abbiamo visto questa primavera con la famosa caccia con i droni di chi correva in piena solitudine su una spiaggia deserta e purtroppo lo vedremo anche tra pochi giorni allorquando verranno sguinzagliati i 70.000 delle forze dell’ ordine, ragrannellati in tutta fretta dalla signora che regge il ministero degli interni, muniti di cani e droni, tutti a controllare gli italiani, messi ai domiciliari, mentre i barconi ed i giardinetti pullulano di gente libera di fare ciò che vuole e che, secondo, l’ineffabile commissario di tutto, avrebbero pure diritto, magari con precedenza, anche ad una vaccinazione a spese nostre.
Roba neanche vista a Berlino Est ai tempi del muro, che io vidi e che mi ripromisi di non vedere mai più. Ma, si sa, al peggio non v’è mai fine. Domanda: svegliarsi e iniziare a puntare i piedi no?
M.Stefano Sforzellini
(*) il carattere minuscolo, qui e di seguito, è puramente voluto.
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