Trento
Al via un nuovo progetto in collaborazione con Uni: al centro i prodotti a km zero

Proseguono le attività del Progetto di semplificazione sui controlli alle imprese che vede la Provincia autonoma di Trento collaborare ormai dal 2018 con UNI, Ente Nazionale italiano Unificazione, per elaborare “prassi di riferimento” in ambiti di particolare interesse per il territorio provinciale, e dare indicazioni utili ai cittadini, agli operatori e al mercato.
Le prassi costituiscono strumenti pre-normativi, riferiti a prodotti o servizi, per codificare buone pratiche già in parte utilizzate dagli operatori, che possano diventare standard. L’accordo tra Provincia e UNI, di recente esteso per tutto il 2021, prevede diversi filoni di interesse, tra i quali lo sviluppo di una Prassi per gli alimenti a Km 0.
Negli scorsi giorni è stato dato avvio ai lavori del Tavolo per la stesura della prassi di riferimento in materia di “Prodotto a Km 0“, che produrrà un disciplinare utile per orientare le scelte di consumatori e di produttori.
Con questo lavoro la Provincia si propone come apripista a livello nazionale per definire gli elementi delle diciture e dei termini afferenti il tema, sui quali l’attenzione e l’interesse da parte sia dei consumatori che del mercato sono sempre maggiori, e sempre più frequenti i riferimenti al “KM 0“. Non esiste ancora nessuna definizione formale generale né regolamentazione codificata per il suo utilizzo.
I prodotti “a Km zero”, talvolta chiamati anche con il termine “a filiera corta”, sono prodotti locali, venduti o somministrati nelle vicinanze del luogo di produzione. Con questa scelta di consumo, si valorizza la produzione locale e si recupera il legame con il territorio.
Il gruppo di analisi, coordinato da UNI, si pone come obiettivo quello di definire gli elementi di contenuto di un disciplinare per la denominazione di “Prodotto a km 0” che possa rappresentare uno standard relativo alla dicitura, dando una chiara definizione delle caratteristiche e dei requisiti che un prodotto dell’ambito “food and drinks” deve possedere e rispettare, per potersi qualificare come tale.
Il percorso avviato vede coinvolti il Direttore del Centro tutela consumatori e utenti di Trento, dott. Carlo Biasior, come project leader, il Dipartimento Agricoltura, il servizio Agricoltura, l’ufficio rapporti con la CCIAA e razionalizzazione controlli delle imprese dell’UMST semplificazione e digitalizzazione per la Provincia,
La Fondazione Mach rappresentata da Lisa Rizzetto, insieme agli stakeholder di ambito: si vada Coldiretti (Barbara Battistello), a Unione e commercio (Michela Bertamini), Confesercenti (Aldo Cekrezi), a CIA Trento (Marisa Corradini), Confagricoltura del Trentino (Marco Facchinelli), Associazione Artigiani (Claudio Filippi), Federazione Trentina della Cooperazione (Michele Girardi), Confindustria (Elio Pisoni), a cui si aggiungono due esperti di UNI, dott.ssa Amina Ciampelli e il dott. Vito Amendolara.
L’argomento “prodotto Km 0” coinvolge un ventaglio di stakeholders e analisti molto ampio e per questo la composizione del tavolo è ricca e articolata, in modo da favorire ampia riflessione e un costruttivo confronto per la definizione di quali elementi siano necessari, opportuni o indispensabili per un prodotto locale a KM 0.
Nell’ambito della tematica della valorizzazione dei prodotti locali la Provincia autonoma di Trento è già molto impegnata con l’obiettivo di assicurare una promozione si sistema dei valori e della qualità del territorio e dei prodotti distintivi che allo stesso sono collegati. A questo proposito, anche il percorso avviato sui “prodotti km 0” può rappresentare un’ulteriore opportunità di valorizzazione del sistema Trentino.
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