Trento
Fugatti e Rezza: «Dal Trentino dati corretti e in linea con le richieste del Ministero. Le regioni gialle hanno una buona resilienza»

Ieri il rappresentante del governo Giovanni Rezza, chiamato in causa dal governatore della provincia autonoma di Trento, ha confermato la correttezza dei dati sui tamponi forniti giornalmente dall’azienda sanitaria Trentina, mettendo così fine alle polemiche strumentali che le opposizioni negli ultimi giorni stanno cavalcando a spada tratta.
In concreto lo stesso direttore del ministero della salute ha confermato che il Trentino è in zona gialla perché i parametri di tutti gli indicatori sono buoni e lo sarebbe comunque anche se venissero conteggiati i tamponi veloci nell’immediato. «Il Trentino è rimasto finora giallo perché ha i numeri per restare giallo e non perché non ha comunicato i dati» – sottolinea Fugatti
“Il dibattito attorno alla comunicazione dei dati sui test molecolari e quelli antigenici riguarda tutte le regioni, non è una situazione che interessa solo il Trentino. Il Ministero della Salute sta prendendo in merito una decisione e quando lo farà ci dirà come devono essere comunicati i dati. Il Trentino è classificato come territorio giallo perché ha indicatori che caratterizzato una buona capacità di risposta del sistema, non perché non ha comunicato determinati dati. Il Trentino si è comportato correttamente rispetto alle richieste del Ministero della Salute. Anche da noi la situazione è grave ma gli indicatori dicono che abbiamo una buona capacità di resilienza e il sistema sanitario sta lavorando con capacità”: lo ha sottolineato il presidente Maurizio Fugatti nel corso della conferenza stampa online di ieri pomeriggio in cui è stato riproposta la registrazione dell’intervento fatto ieri, nel corso di un precedente appuntamento con la stampa, da Giovanni Rezza, direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute.
Il Ministero, ha confermato Rezza nel suo intervento, sta discutendo in questi giorni su come adeguare i flussi informativi al sempre più frequente ricorso ai test antigenici.
Più test si fanno, ha spiegato, più è alta la possibilità di individuare i positivi. La qualificazione delle diverse zone, ha anche precisato, si basa su una serie di indicatori e sulla trasmissione del virus; le regioni rimaste di colore giallo hanno una buona resilienza, una buona capacità di risposta.
Chi è in zona gialla ha avuto una buona risposta del sistema anche se questo non vuol dire che non ci debba essere attenzione. E’ un processo dinamico che si vuole rendere il più trasparente e automatico possibile.
Dei parametri che vengono utilizzati, ha aggiunto il presidente Fugatti, quello che preoccupa di più il Trentino in questo momento è relativo al numero di posti letto occupati da pazienti Covid nei diversi ospedali rispetto a quelli disponibili, mentre meno preoccupante è il dato relativo alla percentuale di occupazione dei posti in terapia intensiva.
Rispondendo ad alcune domande, il presidente ha anche ribadito di considerare preferibile la didattica in presenza, sia per i ragazzi che anche per le famiglie, ed ha evidenziato come l’ipotesi di chiudere le attività economiche rappresenti un problema ulteriore.
In apertura l’assessore alla Salute Stefania Segnana ha fatto il punto sulla situazione dei contagi (ne riferiamo in un altro comunicato) ed ha anche raccomandato di fare attenzione a quanto avviene nei nuclei familiari, per tutelare gli anziani. Ha ricordato che ad oggi sono circa 500 i tamponi fatti presso le 15 farmacie che offrono questo servizio. A queste se ne aggiungeranno a breve altre 4 e altrettante nei giorni successivi.
L’assessore ha evidenziato che lo studio effettuato sul contagio nei cinque comuni trentini che si erano sottoposti ad un’indagine su base volontaria sarà presentato su una rivista specializzata e darà un contributo alla conoscenza della malattia. Ha ricordato anche gli accordi in essere con la sanità privata per offrire assistenza ai pazienti Covid.
Il direttore generale di Apss Pierpaolo Benetollo ha spiegato come prosegua anche il resto dell’attività sanitaria, in particolare quella con priorità alta.
Ha fornito anche i dati sulla campagna vaccinale che è in corso, che registra un incremento rispetto alle cifre dello scorso anno. Da 90.000 dosi del 2019 si è passati alle circa 140.000 che si stanno somministrando adesso e Apss sta inoltre attendendo la consegna di tutte le 220.000 dosi acquistate.
Il dirigente generale del Dipartimento Salute Giancarlo Ruscitti ha ricordato come sia importante anche il numero dei guariti. Il rispetto delle regole e delle distanze – ha aggiunto – è ancora un fattore fondamentale.
In chiusura il presidente Fugatti ha spiegato che l’indice Rt, relativo alla capacità di trasmissione del virus, secondo il monitoraggio fatto tra il 2 e l’8 novembre, era in Trentino dell’1,3; in calo rispetto alla settimana precedente. Ha annunciato infine per oggi una riunione con i presidenti delle Regioni.
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