Trento
Piazza Dante: chiusura o posto di Polizia dentro il palazzo della Regione

Dopo l’aggressione all’inviato di Striscia la Notizia Vittorio Brumotti e ai carabinieri sabato scorso in Piazza Dante monta la protesta dei cittadini esasperati e degli esponenti politici.
Il problema esiste da oltre 10 anni, e negli ultimi 5 si è aggravato a dismisura. Gli spacciatori di morte continuano a vendere la droga tranquillamente in quella che è ormai una zona franca, dove gli unici padroni sono loro, dove il controllo delle forze dell’ordine non viene più riconosciuto.
Il nostro giornale con un reportage aveva già nel 2016 lanciato l’allarme (qui articolo «Il coraggio delle merde» scritto da nostro Editore Roberto Conci) dove veniva rappresentata già allora una situazione drammatica in piazza Dante. A 4 anni di distanza le cose sono notevolmente peggiorate.
L’aggressione di sabato potrebbe essere la svolta finale per risolvere una volta per tutti il problema che ora non può più essere rimandato.
Da ricordare che il precedente sindaco ha speso oltre 800 mila euro per tentare di valorizzare piazza Dante: il risultato è sotto gli occhi di tutti, invece che migliorare le cose sono peggiorate come naturalmente le casse e i conti correnti dei Trentini. Insomma, un fallimento preannunciato da quasi tutti, che ora viene anche certificato dagli ultimi avvenimenti.
Il servizio, andato in onda lunedì, oltre ad aver mostrato a tutta Italia la piazza più importante di Trento dominata da degrado e criminalità, ha mostrato l’aggressione che ha subito lo stesso Brumotti (qui l’articolo).
L’aggressione si è consumata in pieno giorno e ha coinvolto anche i carabinieri. Dopo tale servizio in Consiglio comunale si è tornato a parlare della sicurezza in questa parte della città.
La capogruppo della Lega Bruna Giuliani ha presentato una mozione, a nome anche di tutti gli altri leghisti, in cui si chiede la chiusura di Piazza Dante.
Il fine è quello di contrastare con decisione l’attività di spaccio, che va avanti senza problemi e alla luce del sole. La Lega ha sottolineato anche che in questo periodo di emergenza sanitaria nelle piazze e nelle vie della città sono stati evitati gli assembramenti, ma in Piazza Dante la criminalità si disinteressa completamente delle regole di prevenzione.
Una mozione in tal senso è stata presentata anche dal consigliere Andrea Maschio che nella premessa ha ricordato che «Sono noti i tentativi portati avanti negli scorsi anni da Provincia e Comune per arginare delinquenza e attività di spaccio: la cosiddetta task force antidegrado della Polizia locale, la sistemazione del verde, la collocazione di appuntamenti apprezzati come i mercati e l’organizzazione di eventi oltre alla riapertura del bar nei locali della Palazzina Liberty. Evidentemente tutto ciò non si è rivelato sufficiente».
Maschio chiede alla giunta comunale di verificare la possibilità di mettere a disposizione una porzione dell’ex Centro di Salute mentale di via Petrarca per l’istituzione di un commissariato di Polizia locale o della Polizia di Stato e di verificare la disponibilità di Provincia e Regione di mettere stabilmente a disposizione della Polizia locale o della Polizia di Stato una porzione delle pertinenze del Palazzo della Regione e del Consiglio regionale
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