Riflessioni fra Cronaca e Storia
9 novembre, il “giorno della libertà”: la caduta del muro di Berlino e la prova del fallimento del comunismo

Era il 9 novembre del 1989 quando cadde quell’enorme confine di cemento armato di 155 chilometri eretto in una sola notte che aveva diviso per ventotto anni una città, Berlino, separando barbaramente parenti, fidanzati, amici.
Per ventotto anni chiunque cercasse di passare da una parte all’altra del muro veniva fucilato senza pietà dalle guardie armate ma quella notte del 9 novembre nessuno aveva osato intralciare la grande rivolta popolare che avrebbe poi portato alla riunificazione del popolo tedesco e alla riconquista delle libertà della Germania dell’est.
La barriera infatti separava la Germania dell’est, caratterizzata dalla miseria e dalla negazione delle libertà poiché governata dai comunisti e la Germania dell’ovest che, controllata dagli U.S.A e dagli alleati, si era sviluppata economicamente e permetteva alle persone le libertà individuali.
Il 9 Novembre 1989 dunque il regime comunista non era riuscito a frenare la necessità popolare di libertà e sia da una parte che all’altra della Berlino divisa, si cominciò a festeggiare e a distruggere quell’orrendo simbolo dell’oppressione e della guerra fredda.
“E’ sempre la gente piccola che cambia le cose.
Non sono mai i politici o i grandi. Voglio dire…chi ha buttato giù il muro di Berlino?
E’ stata la gente nelle strade.
Gli specialisti non ne avevano il minimo sospetto il giorno prima.”
Interessante questa frase di Luc Besson che sottolinea quale sia la forza della gente e come sia solo essa in grado di far accadere le grandi cose.
I giovani, infiammati dalla passione e dalla rivolta distrussero la barriera, rincontrarono familiari ed amici e cominciarono una nuova vita, senza coprifuoco, senza controllo su ogni azione e su ogni parola o pensiero e senza indottrinamenti e oppressione tipici del comunismo.
La data del 9 novembre è molto importante anche perché determina l’inizio della dissoluzione dell’unione sovietica che si concluderà ufficialmente il 3 ottobre del 1990.
In Italia si festeggia oggi dunque il “Giorno della libertà”, ricorrenza dichiarata nel 2005 dal parlamento italiano in memoria di questa grande giornata che ci ricorda come i regimi di ogni genere e in questo caso quello comunista siano la tomba delle libertà individuali e della democrazia, ed il trionfo dell’oppressione dello stato che prevale sul cittadino.
Oggi si festeggia il declino del comunismo e dei suoi disastri.
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