Io la penso così…
Mascherine a scuola: scelta grave che va immediatamente sospesa

Spett.Le Direttore,
scriviamo, come genitori firmatari della petizione per una Scuola Reale, preoccupati per le nuove direttive emanate dal governo e recepite dalla nostra Provincia.
Da venerdì mattina infatti nelle scuole trentine è scattato l’obbligo di portare dispositivi di protezione delle vie aeree anche in posizione statica per tutti gli alunni a partire dai 6 anni.
Esistono molti studi – non ultimo, quello dell’Appa di Bolzano – che dimostrano come la mascherina indossata per molte ore al giorno obblighi bambini e ragazzi a respirare aria pesantemente viziata.
Anche Unicef e OMS, di fronte alla contraddittorietà degli studi, riconoscono che l’utilizzo della mascherina provoca irritazione, difficoltà respiratorie, fastidio, difficoltà di concentrazione, distrazione. La sua efficacia non è dimostrata durante le attività fisiche, e inoltre l’uso ne riduce la capacità cardio-polmonare durante gli sforzi.
Come manifestazione di dissenso, già questa mattina molti bambini hanno tenuto i bambini e ragazzi a casa, e stiamo pensando alle adeguate forme di protesta da mettere in atto anche nei prossimi giorni.
Siamo consapevoli della situazione difficile, ma i dati ci dicono che questo virus è molto clemente con l’età pediatrica e i 2 mesi trascorsi hanno dimostrato che le scuole non causano focolai.
I bambini e i ragazzi hanno dato prova di grande senso di responsabilità e, pur di ritornare a scuola in presenza, si sono adeguati alle disposizioni, per quanto limitative della didattica, della socialità e della spontaneità.
Ciò che si sta chiedendo oggi a tutta la popolazione scolastica, va oltre ogni sacrificio, e mette a repentaglio la salute degli alunni.
Ricordiamo che lo studio dell’Agenzia per l’Ambiente altoatesina ha verificato che, se normalmente si respirano 400ppm di CO2, con la mascherina chirurgica si raggiungono mediamente 3.500 ppm, con mascherina tipo FFP2 quasi 4.000, mentre il ministero dell’ambiente tedesco considera l’aria IGIENICAMENTE INACCETTABILE quando la concentrazione supera i 2.000ppm, (qui dati dello studio)
Non possiamo arrivare al paradosso di mettere a repentaglio la salute dei ragazzi, proprio nel tentativo di salvaguardarla, costringendoli a respirare aria viziata per molte ore, ed esponendoli ad un rischio certo a fronte di uno incerto.
Ricordiamo che i dati trentini parlano di 2 casi ogni 1.000 abitanti sotto i 10 anni di età, 3 casi nella fascia 11-13, e 6 casi fra i 14 e 18 anni, in base ai tamponi antigenici e molecolari effettuati dall’azienda sanitaria nel periodo 14 settembre – 18 ottobre, con una mortalità pari a 0 a livello nazionale fino a 39 anni di età (qui i dati)
L’imposizione della mascherina anche in posizione statica avviene senza trasparenza sui dati relativi alla scuola, che invece sarebbe auspicabile prima di prendere una decisione così grave.
Sarebbe opportuno sapere da fonti certe quanti sono i contagi avvenuti a scuola, quanti i focolai, quanti i giovani che hanno presentato sintomi, quante sono le classi che dopo essere uscite dalla quarantena, sono tornate alla normalità.
Riteniamo che una scelta tanto grave vada immediatamente sospesa e valutata alla luce di dati scientifici certi e della ponderazione di ogni possibile alternativa.
Giulia Palombo e Luca Sterni Rovereto
Potete inviare le email al direttore da inserire nella rubrica «io la penso così» scrivendo a: redazione@lavocedeltrentino.it
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