Trento
Consegnata la fede nuziale smarrita alla 97 enne Rita Pedri. La grande solidarietà del web

Tutto è bene quel che finisce bene. Oggi pomeriggio nella redazione del nostro giornale la signora Patrizia Amato ha consegnato una vera nuziale, trovata in via dei Mille alcuni giorni fa, alle figlie della signora Rita Pedri di 97 anni che inavvertitamente l’aveva persa.
Patrizia Amato, che lavora in un laboratorio di analisi del capoluogo, aveva trovato l’anello durante una passeggiata con il suo cane.
Appena letta la scritta all’interno «Bruno 6/11/48», cioè l’anno del matrimonio e quindi capita l’importanza affettiva dell’oggetto, ha subito pensato di cercare il legittimo proprietario pubblicando foto e notizie del ritrovamento sul gruppo ufficiale di «Sei di Trento se…»
La nostra redazione ha intercettato l’appello realizzando un primo articolo (leggi qui) e dopo la pubblicazione si è messa in moto la macchina della solidarietà e purtroppo non solo. «Appena pubblicato il post su facebook per cercare il proprietario dell’anello – spiega Patrizia – sono stata coperta di insulti e minacce di denuncia di tutti i tipi. Una persona ha persino minacciato di denunciarmi per ricettazione. A questo punto mi sono spaventata e ho cancellato il post riproponendomi di consegnare l’anello al comune di Trento».
Ma in rete non ci sono solo i soliti leoni da tastiera oppure i maleducati, categorie che purtroppo a causa dell’emergenza sanitaria sono notevolmente peggiorate e aumentate, ma anche persone intelligenti (che sono le più) che hanno capito il senso del comportamento di Patrizia.
Proprio in quel momento una nostra lettrice della val di Cembra, amica della figlia della 97 enne, leggendo l’articolo ha individuato la proprietaria e ha allertato i famigliari dell’anziana donna che non sapeva nemmeno di aver perso il prezioso oggetto da sempre tenuto al dito in ricordo di un matrimonio stupendo e molto armonioso con il marito Bruno, morto nel 1999 alla veneranda età di 92 anni.
Quasi nello stesso momento alla nostra redazione è arrivata la richiesta delle figlie di Rita Pedri, (foto) che dopo aver letto l’articolo hanno voluto sapere il nome della donna che aveva trovato l’anello per ringraziarla e per tornarne in possesso. Ma intanto il post sul social della signora Patrizia Amato era scomparso e quindi era diventato impossibile rintracciarla.
Da qui la pubblicazione di un nuovo articolo (leggi qui) con l’appello alla signora di farsi viva prima possibile.
Un tam tam incredibile nella rete con le molte persone che si sono messe a disposizione e il grande lavoro della nostra redazione, ha permesso infine di trovare la signora che ci ha telefonato molto contenta. Fra le persone che si sono date da fare ci sono anche due consiglieri comunali.
Oggi alle 15, presso la redazione de La Voce del Trentino, Patrizia Amato ha consegnato l’anello nuziale alle figlie della signora Pedri rifiutando in modo inamovibile qualsiasi ricompensa. «L’ho fatto solo per rendere felice una persona, avevo capito l’importanza dell’anello e fatti i debiti conteggi sapevo che la persona che aveva perso l’anello era una donna molto anziana»
Una storia che è giunta a lieto fine grazie alla solidarietà e l’impegno di tutti e al grande cuore di Patrizia Amato. (nella Foto insieme alla figlia della signora Pedri).
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