Val di Non – Sole – Paganella
Ronzone, dopo 15 anni Stefano Endrizzi si sfila la fascia tricolore: «Devo dire che mi sono divertito. Lascio un paese vivo, che sta crescendo»

A 15 anni abbondanti di distanza dalla prima volta che si è seduto sulla poltrona di primo cittadino, Stefano Endrizzi, sindaco di Ronzone per tre mandati, si è sfilato la fascia tricolore dal collo per affidarla a Marco Battisti.
Nel 2005 Endrizzi aveva 34 anni e tutto l’entusiasmo di chi, giovane pieno di idee e progetti, si appresta a guidare un comune di poche centinaia d’anime ma ambizioso, dalla vocazione turistica e dalle tante prospettive.
Oggi lascia nelle mani del nuovo sindaco un paese attrattivo e rinnovato, meta turistica gettonata che può andare fiera di alcuni gioiellini davvero unici, a cominciare dal Giardino della Rosa e dall’Aqualido. Ora Endrizzi avrà più tempo per sé e potrà dedicarsi maggiormente alla moglie Sabrina e ai figli Carlotta, Rebecca e Francesco.
«Devo dire che mi sono divertito – rivela –. La cosa che mi rende più felice ed orgoglioso è che 15 anni fa Ronzone contava 361 abitanti, ora siamo 438. Questo significa che la gente qui si trova bene. E pensare che non abbiamo servizi come l’asilo o la scuola. Abbiamo anche mantenuto sul territorio tutte le aziende del comune, che anzi si sono ampliate».
Molte e importanti le opere realizzate nel corso dei suoi tre mandati, per un totale di 12 milioni di euro. «Per un Comune così piccolo direi che non è poco. Abbiamo rifatto il municipio e il centro servizi, il magazzino comunale, realizzato il Giardino della Rosa, costruito il campo da calcio nuovo, la piscina e la viabilità collegata».
Un’attenzione particolare è stata riservata anche all’ambiente. Non vanno dimenticati, infatti, la prima centralina elettrica su acquedotto in Val di Non e i tre impianti fotovoltaici che hanno prodotto un milione di kw/ora.
Decisivo nel realizzare tutto ciò è stato l’apporto dell’Unione dei Comuni dell’Alta Anaunia. «Altrimenti Ronzone non avrebbe potuto fare ciò che ha fatto – spiega Endrizzi –. Abbiamo avuto garantita una struttura e gli uffici sempre a disposizione, cosa non da poco. Anche perché due grossi problemi sono la mancanza di personale e la burocrazia».
Unione dalla quale Ronzone per ora non ha intenzione di uscire. «Faremo un’analisi dei costi insieme al nuovo sindaco – rivela Endrizzi, che comunque sarà consigliere comunale –. Siamo passati da 5 a 3 Comuni (Cavareno, Romeno e Ronzone dopo l’uscita di Sarnonico e Malosco, ndr) e dobbiamo quindi valutare se rivedere qualcosa nei dettagli».
In Alta Val di Non, tra l’altro, si sente spesso parlare di contrapposizioni. «A me piace ricordare i fatti concreti – afferma Endrizzi – e in 7 anni abbiamo garantito contributi sovracomunali alle associazioni sportive e culturali per 500 mila euro, il progetto “Re di quaglie” ha portato 70 mila euro di investimenti. Certo, abbiamo avuto delle discussioni, ma abbiamo proposto una visione un po’ più ampia. Sempre nell’interesse dell’Alta Val di Non».
Tra tanti attimi da ricordare, c’è stato anche qualche momento triste. «Su tutti la perdita di Rodolfo Borga e di Francesco Decembrini. Erano due amici di cui si sente la mancanza».
Infine, un pensiero a chi raccoglierà il testimone. «Credo molto in Marco Battisti – conclude Endrizzi –. Spero che con lui ciò che è stato fatto venga gestito al meglio e implementato. Le strutture ci sono, bisogna metterle in rete. Ronzone è un paese vivo, che sta crescendo. E questo mi riempie d’orgoglio».
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