Ambiente Abitare
Prima uscita della Sat di Arco alla Cima Sassopiatto

Dopo il blocco dell’attività escursionistica a causa dell’epidemia Coronavirus, con la prima domenica di agosto, la Sat di Arco ha ripreso l’attività escursionistica, con un’uscita alla vetta del Sassopiatto a 2958 metri.
La partenza è avvenuta al Rifugio Passo Sella 2180 metri, e quindi seguendo il sentiero Friedrich August fino ai rifugi Pertini, si è arrivati in circa due ore al rifugio SassoPiatto, in un percorso di saliscendi, molto frequentato da escursionisti in questo periodo.
A questo punto, il gruppo si è diviso in due, c’è chi è rimasto al Rifugio Sassopiatto a 2300 m, mentre gli altri arditi escursionisti esperti hanno proseguito per la vetta.
Per raggiungere la vetta ci sono volute due ore circa, lungo un tracciato sassoso, abbastanza ben segnato, che ha portato fino alla cima, da dove si può ammirare un panorama eccezionale a 360 gradi, scorgendo le cime della Marmolada, Cima Uomo, Sass Pordoi, Catinaccio, Sciliar, Odle, Il Dente di Terrarossa e molte altre.
Nonostante le previsioni poco invitanti, la giornata è stata ottimale, alternando qualche nuvola, qualche goccia di pioggia, al sole splendente. In vetta un po’ di foschia nella parte verso l’Alpe di Siusi ha precluso un po’ la vista, o meglio ha permesso in molti momenti di assistere a panorami stupendi in cui sole e nuvole si amalgamavano, dando luogo ad affreschi di paesaggio unici e particolari.
La discesa poi si è svolta lungo la val Duron ed è terminata a Campitelo di Fassa. La compagnia delle marmotte con i loro fischi, le particolari mucche di razza scozzese, insieme a molte stelle alpine, hanno accompagnato gli escursionisti durante il percorso.
Adriano, l’accompagnatore CAI e guida del gruppo, si è detto molto soddisfatto della giornata, che contro ogni previsione metereologica, si è rivelata ottimale per camminare, evitando sia pioggia che troppo sole. Anche i partecipanti, tutti un po’ arruginiti in questa stagione per l’inattività a causa del Covid, si sono dimostrati all’altezza, e hanno apprezzato il giro, un classico percorso delle Dolomiti. E’ stato un buon allenamento per le prossime uscite, e pensare con nuovo entusiasmo e speranza di godersi l’estate nonostante la situazione ancora difficile e piena di incognite.
L’ uscita si è svolta rispettando tutti i parametri e le misure di sicurezza anticovid, per cui è stata obbligatoria
la compilazione del modulo di autocertificazione prima di effettuare l’escursione. l’uso della mascherina sul pulmann, e nello zaino, e il disinfettante.
Negli obiettivi per il prossimo triennio della Sat di Arco, dice la guida Adriano, c’è un forte impegno per valorizzare il rapporto con l’ambiente, preservando l’integrità del “paradiso terrestre montano trentino”, attraverso la conoscenza del territorio, con attività anche di conoscenza e informazione, a tutti i livelli. Questo perché è un dovere mantenere integro un patrimonio anche per le nuove generazioni, e rispettare gli animali e le piante che hanno il loro habitat naturale in questo territorio.
Solo con il rispetto della Natura si può pensare di non rovinare un ecosistema che vive da milioni di anni, e in cui l’uomo è solo una parte e non può rovinarlo per incuranza e motivi economici.
Al temine dell’ escursione, una birra fresca in rifugio per chiudere la giornata in allegria è momento molto piacevole per tutti.
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