Rovereto e Vallagarina
Consorzio per lo sviluppo turistico Rovereto-Folgaria: una realtà che cerca basi solide

“Ogni grande progetto nasce dalle idee di menti brillanti che inizialmente vengono viste come assurde o impossibili da realizzare” potremmo definire così l’dea da cui è partita la fondazione del Consorzio per lo sviluppo turistico Rovereto-Folgaria.
Storicamente parlando, un collegamento tra la Vallagarina e l’Altopiano di Folgaria non è una novità. Però, riprendere questo concetto e cercare di realizzarlo può essere sicuramente un buon modo per pianificare un futuro che parla di sviluppo, innovazione e nuove risorse.
Secondo Marco Fontanari, Presidente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio, l’idea di unire direttamente Rovereto e Folgaria è ambiziosa e non di facile attuazione, ma di certo è la base di un progetto che vale la pena cercare di concretizzare.
In questa prima fase, a sostenere Marco Fontanari (Unione Commercio e Turismo – Confcommercio Sezione Autonoma di Rovereto e Vallagarina) ci sono gli altri soci fondatori del Consorzio per lo sviluppo turistico Rovereto-Folgaria, ovvero: dott. Mirco Petri (MAK Invest S.r.l.); dott. Matteo Sartori (Corona Calcestruzzi S.r.l.); dott. Vincenzo Catellani (Acqua Green Energy Solution S.r.l.); ing. Massimiliano Valli (Studio di Ingegneria Betti e Vialli).
Per questo progetto, i soci sopracitati hanno messo a disposizione idee e risorse: ora, per mettere il primo tassello a delle solide fondamenta e per iniziare un percorso che andrebbe ad arricchire soprattutto il turismo della zona, manca il nulla osta dato dai primi controlli che serviranno a confermare la possibilità di attuarla o meno.
Oltre a Marco Fontanari, durante la conferenza stampa hanno preso la parola anche il Sindaco di Rovereto, Francesco Valduga ed il Sindaco di Folgaria, Michael Rech.
“Rovereto deve avere dei legami forti con i comuni vicini e con Folgaria – ha dichiarato il Sindaco di Rovereto, Francesco Valduga – Rovereto concede servizi, ma vive grazie ai comuni della zona. C’è una necessità di avere un rapporto tra la città e gli Altopiani. È ottima la disponibilità di privati che vogliono investire sul territorio e sulle forma di mobilità alternativa, sostenibile e accessibile a tutti”.
Ed è proprio proprio sulla mobilità che si è discusso prevalentemente nell’ultima parte dell’incontro: se da un lato abbiamo il Sindaco Valduga che, seppur con qualche riserva su un collegamento diretto tra Folgaria e Rovereto, appoggia il fatto che un territorio debba fare il possibile per supportare chi intende promuovere l’unione, la capacità di collaborare e la voglia di investire in qualcosa che può aiutare la Vallagarina a tornare a brillare come meta e come centro turistico; dall’altra abbiamo il Sindaco di Folgaria Michael Rech, che appoggia completamente l’idea di un possibile collegamento tra le due località.
“Si tratta di un progetto che unisce l’interesse economico, l’interesse turistico e l’interesse sociale della comunità. Questi progetti moderni non devono essere sostenuti solo dal mercato ma anche da delle idee condivise puntando anche ad un ritorno indiretto – ha dichiarato il Sindaco di Folgaria Michael Rech – Un collegamento diretto tra Folgaria e Rovereto è da fare, ma bisogna tenere a mente che la mobilità alternativa è competitiva solo se c’è un buon numero di turisti, studenti e lavoratori che quotidianamente la preferiscono rispetto ai più comuni mezzi di spostamento. Questi sono comunque investimenti che per entità sono condivisi e compatibili con le realtà nostrane“.
Fondamentalmente, le idee che vanno a creare questa ipotesi di realtà futura sono tutte molto valide ed interessanti non solo per chi poi le andrà a realizzare ma anche per tutti coloro che poi ne usufruiranno. I problemi principali si possono riassumere con qualche domanda: la creazione di una funivia che va a collegare Rovereto e Folgaria andrà a mettere la parola fine all’idea di un casello autostradale a Terragnolo? Per quanto riguarda le strade, rimarranno tutte attive? Alcune verranno chiuse? Come si intende proseguire, nel caso in cui la funivia si riveli troppo dispendiosa rispetto all’utilizzo dell’automobile se si parla di residenti o lavoratori e di autobus per quanto riguarda gli studenti ed i turisti?
Ovviamente, un progetto di tale portata punterebbe al far aumentare il turismo sia in città che in Altopiano: bisogna quindi mettere in conto che se si partisse da Rovereto, servirebbero nuove strutture alberghiere, nuovi parcheggi e sicuramente nuovi spazi adatti ad ospitare una struttura comunque importante come una funivia.
Achille Spinelli, Assessore allo Sviluppo Economico, ha poi preso la parola sottolineando giustamente le motivazioni per cui Folgaria è molto più decisa nel voler vedere realizzato questo progetto che, comunque, per quanto sia da valutare nelle sue possibilità di realizzazione resta comunque molto valido dato che potrebbe essere il giusto trampolino di lancio che servirebbe in questo momento a Rovereto e alla Vallagarina.
Secondo quanto riportato da Spinelli, la sostenibilità ambientale, la sostenibilità economica e la sostenibilità dovuta alla capacità di far vedere il territorio in modo diverso ai residenti sono dei punti chiave per creare del reale interesse ai cittadini nell’avere la possibilità di vivere il territorio di casa in modo turistico. “Rovereto è una città che merita questo collegamento.“
Anche il Consigliere provinciale Alessandro Olivi appoggia le idee brillanti alla base del Consorzio per lo sviluppo turistico Rovereto-Folgaria, “Non stiamo immaginando un’unione innaturale” ha infatti dichiarato riguardo al collegamento tra città e montagna prima di spostare l’attenzione sul salto culturale che servirebbe alle persone per effettivamente vedere la funivia come un mezzo di trasporto utile e di uso quotidiano.
In conclusione possiamo dire che siamo davanti ad un progetto ambizioso e che merita sicuramente la possibilità di essere valutato sia dal lato delle possibilità economiche che di quelle riguardanti il territorio.
Rovereto può approfittare del turismo di Folgaria e Folgaria potrebbe sfruttare al meglio la posizione strategica della Città della Quercia. Il tutto è ancora da vedere e si saprà qualcosa di più certo entro il prossimo gennaio. Resta solo molta curiosità nel vedere come verranno sviluppate tutte le idee e tutte le carte che sono state messe in tavola: potrebbe essere solo un’utopia come invece potrebbe rivelarsi poi una ricca realtà.
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