Trento
Sequestrate 114 mascherine senza certificazioni in una farmacia di Trento

I Finanzieri del Nucleo Polizia Economico-Finanziaria di Trento, nell’ambito delle attività volta ad intercettare eventuali fenomeni fraudolenti ed illeciti connessi alla produzione, importazione, distribuzione e commercio di dispositivi medici o di protezione individuale, con particolare riferimento a quei prodotti posti in vendita con rincari tali da far ipotizzare specifiche manovre speculative, ha eseguito, nel periodo della fase 1 dell’attuale emergenza epidemiologica, una serie di servizi mirati al controllo della regolarità della immissione in commercio di prodotti medicali e comunque atti alla prevenzione e contenimento del contagio da COVID19.
In tale contesto, le fiamme gialle trentine hanno proceduto, nel mese di aprile, al sequestro amministrativo, ex Legge 689/1981, di oltre 24.000 mascherine, importate dalla Repubblica Popolare Cinese con “certificazioni di conformità” mancanti, per violazioni che prevedono l’applicazione della sanzione amministrativa da 13.000 a 78.000 euro
I prodotti sequestrati, tutti fabbricati in Cina, risultavano importati e commercializzati con certificazioni “CE” non valide, senza che i titolari delle imprese avessero ottenuto le autorizzazioni previste, quale deroga alla normale disciplina autorizzatoria, nel c.d. decreto “Cura Italia”, che ha introdotto procedure più snelle per l’ottenimento delle autorizzazioni alla commercializzazione di dispositivi di protezione individuale e di dispositivi medici.
Fra i prodotti irregolari sequestrati, vi è un lotto di 114 dispositivi di protezione individuale (DPI), dichiaratamente del tipo “FFP2”, rinvenuti in vendita presso una nota farmacia cittadina, per le quali, l’Autorità competente – la Camera di Commercio di Trento, ha convalidato il sequestro effettuato e, constatata l’inottemperanza della citata farmacia alla regolarizzazione dei prodotti, ne ha, successivamente, disposto la definitiva confisca ex art. 20 L. 689/1981.
Acquisito il provvedimento di confisca, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Trento ha disposto la donazione dei DPI in parola ad ente senza scopi di lucro, che è stato individuato, su segnalazione della Curia di Trento, nella Caritas cittadina.
In questi giorni si è quindi proceduto alla materiale donazione delle citate mascherine alla Caritas di Trento, consegnandole nelle mani del suo rappresentante dott. Alessandro Martinelli, per l’utilizzo da parte degli operatori della stessa che sono a diretto contatto con le persone bisognose che vi si rivolgono.
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