Politica
Dopo aver depositato 12 mila emendamenti la minoranza abbandona l’aula: «Comportamento vergognoso e antidemocratico»

Gravissimo gesto antidemocratico delle minoranze che stamane hanno abbandonato l’aula del consiglio provinciale in massa durante i lavori.
Erano 11 mila gli emendamenti ancora da discutere, depositati dalla stessa minoranza, che ora saranno votati solo dalla maggioranza che ha comunque i numeri per proseguire nell’assestamento di bilancio.
Pare che l’idea sia stata di Ugo Rossi e Michele Dallapiccola poi seguita in toto da tutti i consiglieri del PD, del PATT, di Futura, del movimento cinque stelle, di Filippo Degasperi e di De Godenz.
Claudio Cia parla di “Grave gesto che mina la fiducia dei cittadini nella politica”. «Alla luce di certi comportamenti risulta ridicolo l’atteggiamento di chi – dichiara il segretario di Agire – per galvanizzare i propri beniamini – pugili suonati appesi alle corde, in attesa del k.o. tecnico –, parla di opposizione “old school”. Non ricordo, nei tanti anni passati all’opposizione, di essermi mai sottratto al mio dovere di Consigliere durante le maratone in Consiglio, facendo sempre sentire la mia voce, argomentando, discutendo e rappresentando fino in fondo i valori in cui credo e per cui sono stato votato».
E ancora: «E’ evidente come l’assenza della diretta video a causa della par-condicio, abbia fatto venire meno il senso della presenza in aula per alcuni consiglieri. A riprova di tale dipendenza da telecamere è da considerare la convocazione di una conferenza stampa all’interno dello stesso palazzo in cui sarebbero chiamati a svolgere la loro funzione di consiglieri. Un gesto irrispettoso nei confronti delle istituzioni, che mostra il vero volto di un’opposizione che più che “responsabile” si dimostra “irresponsabile”. L’ostruzionismo duro e puro si è rivelato per quello che è, un grande bluff: nessuna intenzione di portare a casa miglioramenti costruttivi al documento finale di assestamento del bilancio, ma un atteggiamento distruttivo probabilmente alimentato da chi non ha ancora elaborato il lutto della perdita del potere dopo decenni ininterrotti di dominio politico. Non sappiamo dove siano andati i consiglieri delle minoranze, probabilmente vista la bella giornata saranno in qualche lido estivo, ma nessun problema: la maggioranza proseguirà con il voto delle migliaia di emendamenti ostruzionistici depositati – a questo punto possiamo dire senza motivo – da chi ha abbandonato l’aula, per arrivare al voto finale e rispondere alle esigenze dei trentini».
Dura anche il capogruppo della lega Mara Dalzocchio: «Chi ha visto il mitico film “Fantozzi subisce ancora” non avrà dimenticato la scena in cui gli impiegati della Megaditta prima supplicano, impazienti, gli uscieri di farli entrare in ufficio per lavorare e poi, una volta raggiunte le loro postazioni, evadono non troppo furtivamente dallo stabile, lasciando il povero Ragioniere a sbrigare le faccende di tutti. Ecco, oggi in Consiglio provinciale è andata in scena pressapoco la stessa commedia. Le minoranze infatti, nonostante le molteplici sospensioni per trovare un accordo con la maggioranza, hanno deciso di abbandonare in massa l’Aula consiliare, lasciando i colleghi a lavorare (e a votare) migliaia di emendamenti ostruzionistici da loro stessi depositati».
«La cultura del lavoro e del rispetto, – aggiunge Dalzocchio – prima ancora che quella del dialogo, è il sentimento che deve animare tutti i rappresentanti del popolo trentino, specialmente in un momento in cui la politica ha il dovere di dimostrarsi seria e competente: fatico quindi davvero a comprendere la logica di quanti prima si presentano come strenui difensori dei diritti dei cittadini e poi, alla prima occasione, si danno alla fuga contrabbandando tale sceneggiata – decisamente poco rispettosa dell’istituzione consiliare, ridotta a farsesco palcoscenico – come azione di protesta, azione di protesta che non si getta su solide basi. Ecco il vero volto della sinistra in Trentino. Che dire? Non resta che augurarsi che, almeno, i consiglieri di minoranza possano godersi questa bella giornata di sole perché, come diceva Seneca, il pigro non ostacola altri che se stesso».
«La minoranza di centrosinistra si dimostra irresponsabile abbandonando l’aula in un momento delicato come l’approvazione dell’assestamento di bilancio post covid. Probabilmente hanno avuto paura delle mie parole in fase di discussione generale quando ho detto: “Nel rovente ferragosto mi godrò a bocciare i vostri emendamenti”. Meglio andare in vacanza a rilassarsi che dare risposte al Trentino! Vergogna il Consiglio “non approva”, i trentini pure!» – afferma invece Denis Paoli
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