Trento
Il gruppo DAO contrario alla chiusura dei negozi la domenica

La Grande Distribuzione è da sempre stata contraria alla chiusura domenicale dei punti vendita pur non ufficializzando mai un conto economico che ne dimostrasse l’effettiva convenienza.
Non meraviglia per nulla che di fronte al coraggioso provvedimento preso dal presidente Fugatti e dalla sua Giunta di prolungare la chiusura domenicale, il Gruppo Dao insorga.
Secondo il Direttore Generale Penasa che ha firmato il comunicato stampa, la risposta alla crisi non dovrebbe essere la chiusura bensì l’apertura incondizionata per evitare azzardi e nuovi scenari di crisi.
Penasa considera imperfetta l’identificazione delle zone di interesse turistico e viene valutata negativamente anche la sanzione con la quale si andrà a multare i punti vendita che non osserveranno la chiusura obbligatoria che va da 200 a 1200 euro.
Forse Penasa è contrario perché giudicata troppo esigua?
Il dubbio insinuato dal DG di Dao è che più che una sanzione in realtà possa essere una sorta di tassa per “l’apertura domenicale”, insomma una classica gabella sotto mentite spoglie. O forse più semplicemente a dare fastidio è il fatto che i negozi di alimentari sotto i 150 metri possano restare aperti e qui si parla dei piccoli negozi di paese indipendentemente dall’essere o meno località turistica e di quelli di quartiere che generalmente sono a conduzione familiare le cui vendite registrate nei giorni festivi, sembrano far rosicare la Grande Distribuzione.
Ci sarà la corsa al pagamento della sanzione, pur di aprire a tutti i costi? Da valutare anche la realtà dei dipendenti oltre la posizione ondivaga dei sindacati. Si è sempre detto che i lavoratori dei supermercati avevano il diritto di passare la domenica con la loro famiglia ed ora che hanno ottenuto questo diritto, ci rinunceranno facilmente?
In realtà è iniziato il braccio di ferro tra favorevoli e contrari alla chiusura con quest’ultimi a sbandierare anche la vecchissima questione dei trentini che andrebbero numerosi a fare la spesa in Veneto. Non perché i prezzi siano più economici e la scelta maggiore. Assolutamente no, ma solo perché alla domenica in Trentino i negozi sono chiusi, mentre in Veneto aperti. (l.d)
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