Trento
Morte Giorgio Buratti: il cordoglio della Confcommercio e dell’assessore Failoni

È scomparso ieri Giorgio Buratti, presidente dell’Associazione dei pubblici esercizi del Trentino e vicepresidente di Confcommercio Trentino.
Giorgio Buratti ha interpretato in modo autenticamente entusiasta, con intuizione, competenza e passione sia il ruolo di esercente che quello di rappresentante di categoria; è stato autore e protagonista di numerose iniziative a tutela del settore, per promuovere l’ospitalità e il turismo del Trentino e per garantire dignità ad una professione che amava molto.
Esercente dal 1965 e sommelier professionista dal 1973, docente in numerosi enti formatori della provincia, Buratti curava con estrema dedizione la crescita qualitativa del settore che rappresentava, a 360 gradi: dalla formazione scolastica a quella professionale, dagli apprendistati ai progetti più innovativi.
Buratti è socio fondatore dell’Associazione dei pubblici esercizi del Trentino, costituita il 2 maggio 1984 e presidente fin dalla sua costituzione.
È stato membro della Giunta nazionale di Fipe dal 1988 al 2014, ente nel quale ha ricoperto anche il ruolo di vicepresidente dal 2001 al 2009.
Vicepresidente di Fondo Est dal 2013 al 2015, tre volte presidente dell’Ente bilaterale del turismo del Trentino (dal 1994 al 1995, dal 1998 al 2002, dal 2005 al 2007), ente nel quale ricopriva attualmente la carica di vicepresidente dal 2018, Buratti è stato anche tra i fondatori dell’Ascom Trento: entrò nel Consiglio direttivo dal 1982 al 1984 e successivamente nella neonata Unione commercio turismo e servizi.
Attualmente, oltre alla presidenza dell’Associazione e alla vicepresidenza di Confcommercio Trentino, sedeva nel Consiglio nazionale di Fipe, nel Consiglio della Camera di Commercio di Trento e nel cda di Ucts Trento, di Seac, Seac Leasing, Terfin, Servizimprese.
«Abbiamo perso prima di tutto un amico – ricorda il presidente di Confcommercio Trentino Giovanni Bort – con il quale abbiamo condiviso un percorso all’interno dell’associazione. Perdiamo il suo grande entusiasmo e la sua acuta passione che impiegava per sostenere e aiutare un settore che amava e all’interno del quale era un professionista riconosciuto e stimato. È un momento molto doloroso per la nostra Associazione ma io direi anche per tutto il sistema economico trentino, in particolare per il turismo: ricordo ancora le lunghe riflessioni, i dibattiti, i reciproci confronti per promuovere l’idea stessa di ospitalità della nostra provincia. Un obiettivo che Giorgio coltivava autenticamente e con convinzione, assieme alle altre battaglie che ha condotto negli anni. Una su tutte, quella sulla sicurezza: era consapevole del fatto che la categoria che rappresentava costituiva (e costituisce tuttora) un bersaglio frequente per episodi di grande e piccola delinquenza. Se oggi il tema della sicurezza è almeno nell’agenda della discussione pubblica mi piace credere che in parte sia anche merito suo».
«Chiunque abbia conosciuto, anche per brevi istanti, Giorgio Buratti – commenta il direttore di Confcommercio Trentino Giovanni Profumo – non può non sentire il dovere di riconoscergli la grande passione che poneva in tutti i progetti e le questioni che seguiva oltre ad una vitalità non comune dal punto di vista dell’inventiva: sapeva cogliere l’essenza dei problemi e proporre con originalità soluzioni innovative che il più delle volte erano risolutive. Amava profondamente il suo lavoro e il suo ruolo di rappresentante di categoria, che viveva quasi come una vocazione. Difendeva strenuamente l’orgoglio della sua professione e cercava di accrescerlo e tutelarlo con ogni mezzo. Ci ha lasciato sicuramente un protagonista della vita associativa e dell’economia di questa nostra provincia».
“Sentiamo usare spesso la frase ‘l’anima del commercio’, ebbene io penso che questa sia proprio il modo giusto di ricordare Giorgio Buratti. Se il commercio ha un’anima è proprio perché ci sono persone che danno la propria seguendo con passione una causa. Ecco Buratti era così, metteva impegno, cuore, entusiasmo e dedizione, sia nel ruolo di esercente che come rappresentante dei pubblici esercizi del Trentino. E non solo puntava a far crescere dal punto di vista della qualità e della sicurezza il settore nel quale operava, ma era impegnato anche in iniziative di promozione turistica e di accoglienza più ampie. E’ venuto a mancare un vero punto di riferimento”. E’ stato con queste parole che l’assessore all’artigianato, commercio, promozione, sport e turismo Roberto Failoni, ha voluto ricordare la scomparsa, avvenuta ieri di Giorgio Buratti, presidente dell’Associazione dei pubblici esercizi del Trentino e vicepresidente di Confcommercio Trentino.
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