Piana Rotaliana
Segnana e Bordon in visita al Centro Sanitario San Giovanni

Ieri mattina l’assessore alla salute Stefania Segnana, accompagnata dal direttore generale dell’Apss Paolo Bordon, ha visitato il Centro sanitario di Mezzolombardo.
Un incontro per ringraziare gli operatori che con passione e dedizione hanno lavorato durante l’emergenza Covid per vedere da vicino l’attività della struttura del San Giovanni.
«Vi ringrazio per il coraggio, la dedizione, la professionalità e la profonda umanità dimostrata durante questi mesi di emergenza in cui vi siete messi in gioco e avete rinsaldato quel rapporto imprescindibile e autentico tra medico e paziente.
Esprimo la mia gratitudine e quella della comunità trentina per il vostro contributo e per la dedizione con cui avete lavorato, riuscendo a mantenere un contatto vivo e importante tra i pazienti e i loro familiari.
Il Centro Sanitario San Giovanni e gli ospedali di valle hanno dimostrato di avere un ruolo fondamentale nell’affrontare la pandemia e nel supportare gli ospedali di Trento e Rovereto garantendo così tutti i servizi principali e le urgenze».
Sono queste le parole espresse dall’assessore Segnana durante l’incontro con il personale del Nucleo Covid, la struttura a bassa intensità di cura, dotata di 20 posti letto, che si trova al terzo piano dell’edificio e in cui lavorano medici e infermieri coadiuvati da sei giovani medici neolaureati assunti a tempo determinato per l’emergenza Covid-19.
In questa struttura, che comprende anche un Hospice Covid, sono state ricoverate persone provenienti dalle rianimazioni che non potevano essere ancora dimesse.
Dal 24 marzo il nucleo Covid di Mezzolombardo ha seguito con terapie e supervisione clinica costante 71 pazienti, di cui 44 uomini e 27 donne, ricoverati nella struttura dopo la risoluzione della fase acuta della malattia; attualmente sono 10 i pazienti in carico.
«A nome del Consiglio di direzione e mio – ha sottolineato il direttore generale dell’Apss Paolo Bordon – ringrazio tutto il personale che in questo periodo, con una risposta corale, si è speso per far fronte all’emergenza.
Questa di Mezzolombardo è una struttura territoriale di valenza strategica per i servizi offerti e per il ruolo avuto durante questa pandemia.
Una struttura adeguata con al suo interno risorse e competenze che hanno saputo sperimentare un innovativo modello organizzativo, che ha visto il coinvolgimento di sei giovani medici (cinque trentini e un romano) che sotto l’esperta guida del dottor De Vigili hanno fatto un servizio encomiabile in questo difficilissimo periodo».
Nel corso dell’incontro il dottor Giorgio De Vigili, responsabile della struttura di Mezzolombardo, ha avuto parole di elogio per tutto il personale del Centro sanitario e per i giovani medici arruolati nel corso dell’emergenza Coronavirus: «Giovani professionisti che con coraggio e senza remora hanno affrontato una sfida nuova e piena di incognite. Grazie per la forza, l’entusiasmo, la dedizione e la carica umana che medici, infermieri e operatori socio sanitari ci hanno messo in ogni momento di quest’emergenza. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i cittadini, le aziende e le associazioni per la loro generosità e il loro supporto in questo periodo».
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