Valsugana e Primiero
Pericolosi assembramenti sul lungolago di Baselga di Pinè. Gli errori dell’amministrazione

La lunga attesa della riapertura è giunta al termine; anche i bar sono riaperti e le persone sono corse in massa a ristorarsi e a bere con gli amici ma fintanto che la coscienza e la consapevolezza delle persone rimarrà questa, quanto sarà possibile continuare a fare tutto ciò?
Fra quanto ritornerà la fase 1? Quanto passerà prima che i contagiati salgano esponenzialmente di nuovo?
L’altro giorno era il primo della riapertura e in un locale sul lungolago di Baselga di Pinè la situazione è degenerata; almeno un centinaio di persone si è ammassato davanti al locale senza alcun riguardo per le regole dettate dalle istituzioni.
In barba alle ordinanze, alle limitazioni e restrizioni, l’assembramento era incredibile.
Le distanze erano inesistenti ma tutti portavano la mascherina, abbassata fino al mento però
E’ comprensibile che dopo mesi di mancanza di rapporti con gli altri e di momenti di goliardia, i giovani soprattutto, vogliano ritrovarsi ma tutti dovrebbero capire che l’emergenza non è ancora passata del tutto; passerà solo se si rispetteranno le regole.
Ebbene, se questi sono i risultati della riapertura, nessuno si stupirà quando verrà indetta un’altra chiusura e allora si rimpiangerà il fatto di non essersi seduti sui tavolini appositamente distanziati.
Il problema è che se si tornerà alla fase 1, non ci torneranno solo quel centinaio di incoscienti ma ci torneranno anche tutti i lavoratori, le imprese e le partite IVA che languiscono in questi momenti bui.
Ieri, anche coloro che avessero avuto voglia di prendersi un caffè d’asporto e fare il giro al lago hanno preso una clamorosa fregatura, infatti il lungolago è ancora chiuso.
La passeggiata, principale fonte turistica dell’ Altopiano, era stata infatti chiusa nell’ottobre del 2018 a causa della tempesta Vaia e non è ancora riaperta.
Quell’ottobre si sarebbero potute fare delle scelte che avrebbero portato la strada ad essere come nuova oggi.
L’amministrazione di Baselga infatti, appena dopo Vaia avrebbe potuto collaborare con la nuova giunta provinciale e richiedere i lavori di somma urgenza che avrebbero portato ad una riapertura della passeggiata solo pochi mesi dopo.
La giunta comunale ha invece testardamente deciso di rifiutarsi di collaborare con la nuova giunta provinciale e di condannare il lungolago ad un prolungamento del suo stato di precarietà.
Peccato, molti (cittadini e turisti), potrebbero godersi tranquillamente il bellissimo lago di Pinè perfettamente distanziati ma non possono farlo e gli assembramenti sono inevitabilmente molti di più.
(l.d.)
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