Politica
Ieri il centrodestra in video conferenza: «Sospendere le risorse allo Stato». L’imbarazzante silenzio della sinistra trentina

Ieri su invito del segretario della Lega Mirko Bisesti si sono riuniti in tele conferenza gli esponenti del centrodestra.
Presenti tra gli altri anche il vicepresidente della Provincia Mario Tonina e l’assessore agli enti locali Mattia Gottardi.
Nel corso della riunione sono emerse delle criticità nei confronti del governo, che dovrebbe provvedere a un adeguamento di legge affinchè il Trentino, attraverso degli investimenti propri, possa rilanciare l’economia interna.
Gottardi si è così espresso: «Chiediamo allo Stato nuovi margini per aggiungere nuove responsabilità a quelle di cui già disponiamo come Provincia autonoma, per nuovi investimenti strutturali finalizzati al rilancio dell’economia trentina, anche con la possibilità di indebitamento. Non è che al bond, o ad altre forme, la giunta non abbia pensato ma serve un adeguamento di legge che spetta a Roma».
Allo scopo di favorire la ripresa economica post-Coronavirus, la coalizione di Centrodestra vorrebbe che la Provincia autonoma di Trento sospendesse i pagamenti che vengono versati annualmente allo Stato.
La richiesta riguarda i 430 milioni di euro previsti dal Patto di garanzia del 2014 versati per ridurre il debito pubblico nazionale.
Così Mario Tonina: «Nel rispetto dell’autonomia appare necessario che le misure compensative e i trasferimenti siano regolati separatamente rispetto a quanto avviene con le regioni a statuto ordinario, con finanza derivata dallo Stato.
Nei prossimi mesi avremmo necessità di mettere in campo una manovra finanziaria pluriennale per il rilancio del sistema produttivo. Serve anche facoltà di indebitamente aggiuntivo con ammonizzazione nel lungo periodo, compreso tra i 20 e i 30 anni.
Ricordiamo che il nostro territorio è un piccolo Stato, e, di fonte ad una perdita di gettito stimata in 400 milioni di euro, chiediamo una trattativa differente rispetto a quello delle altre regioni».
«Le risorse dei trentini, ha aggiunto Mirko Bisesti, serviranno per riprenderci dopo la crisi, e copriranno quello che mancherà al bilancio del prossimo anno. Il governo di Roma ascolti la nostra voce».
Non sono mancate anche le critiche alle minoranze. Barbara Balsamo per gli autonomisti popolari e Francesca Gerosa coordinatrice di Fratelli d’Italia hanno messo in evidenza l’assordante silenzio del PD e dei cinque stelle Trentini.
Tutte le minoranze compreso il PATT non hanno proferito parola dopo il no del ministro Boccia alla restituzione del 430 milioni di euro al nostro Trentino. Un silenzio assoluto ed imbarazzante ha sottolineato ieri qualcuno in video conferenza che pone qualche dubbio sulla volontà dei consiglieri provinciali della sinistra di aiutare il Trentino.
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