Italia ed estero
Eurogruppo: timidi passi avanti per un’intesa forte, all’orizzonte il Recovery Fund

La fine del tanto atteso Eurogruppo di ieri ha messo in luce un unico punto di convergenza tra tutti gli stati dell’Unione. L’accordo si unirebbe alla necessità di promuovere un Recovery Fund con il costante problema di accordarsi ancora su filosofie strumenti e conseguenti impatti.
Il Premier Conte durante il suo intervento avrebbe proposto inoltre di liberare subito risorse per 15000 miliardi di euro, una fetta dei quali entro quest’anno attraverso un prestito ponte e, a fine intervento aggiunge: “ non è questione di altruismo ma di necessità”.
La proposta di partenza sembra consistere quindi, nella creazione di un fondo agganciato al bilancio 2021/2027 per un importo complessivo di 500 miliardi, con 320 miliardi di finanziamenti attraverso l’emissione di Bond da parte della Commissione. I finanziamenti verrebbero poi girati ai singoli Stati metà sotto forma di prestiti e metà sotto forma di programmi specifici.
Il fondo sarà quindi collegato al prossimo bilancio europeo per i prossimi 7 anni, questo significa che l’Italia dovrà essere disponibile a contributi di bilancio più alti di quanto ne aveva messo in conto nell’ultima trattativa.
Nonostante la Presidente della Bce, Lagarde metta in guardia gli Stati dell’Unione sulla possibile brusca contrazione del 15% del Pil dell’Eurozona, sostenendo la proposta di un Recovery Fund forte e flessibile la Germania sembra non transigere sugli Eurobond. Infatti, a Vertice appena concluso la Merkel avanza dicendo: “Non siamo ancora d’accordo su tutto” e fa il punto sulle differenze che ancora spaccano l’Europa.
Nel complesso però tutte le misure allo studio nell’Unione potrebbero dare vita ad un pacchetto di iniziative destinato a mobilitare qualcosa come 2mila miliardi di euro per sostenere le economie più colpite dalla pandemia.
A provarlo infatti, ci sarebbero già misure complessive per 540 miliardi che includono il noto meccanismo di stabilità senza condizioni, che ha già il via libera dall’Eurogruppo, il potenziamento della banca europea degli investimenti e il fondo per la lotta alla disoccupazione. Tutte misure operative già attive da primo giugno.
Nonostante Gualtieri guardi al il Recovery Fund come un successo, il Premier Conte sui social annuncia che, la commissione lavorerà in questi giorni per presentare il prossimo 6 maggio un Recovery fund di ampiezza adeguata e dovrà consentire sopratutto i paesi più colpiti di proteggere la propria rete socio economica.
Le misure se arriverà il parere favorevole di tutti potrebbero diventare reali sono nel 2021 però, forse troppo tardi vista la grave situazione che porterà ad un crollo del PIL in Italia del 20% mettendo a rischio ben 5 milioni di posti di lavoro
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