Trento
Coronavirus: le ipotesi sul calendario delle aziende che riapriranno

Salvo contrordini dell’ultima ora, martedì dopo Pasquetta alcune aziende dovrebbero riprendere l’attività: dai lavoratori del Progettone, ad alcune cooperative sociali impegnate nella produzione di mascherine, a quelle che hanno riconvertito la propria produzione nei disinfettanti, alla Rosenbauer di Rovereto.
Timidi segnali di ripresa che saranno anche dei test di prova con tutte le precauzioni possibili in questo momento di emergenza.
Ma analizzando il futuro con ottimismo, quale potrebbe essere la cronologia delle aziende che andranno a riprendere il lavoro.
I primi in assoluto saranno gli artigiani con un basso afflusso di clienti, mentre gli ultimi in assoluto saranno i bar, parrucchiere, barbieri e estetiste.
Tempi intermedi per cinema, ristoranti e palestre.
Per le aziende che si sono organizzate bene con lo smart working i tempi del ritorno negli uffici potrebbero essere prolungati ad eccezione di quelle che si occupano di ricerca che probabilmente rientreranno nelle strutture lavorative già a partire da dopo Pasquetta.
Si metterà in moto molto presto anche l’edilizia, il settore più colpito dalla crisi economica anche prima dello scoppio dell’epidemia.
Le sale cinematografiche apriranno al pubblico a numero ridotto di spettatori per permettere di osservare distanze minime tra uno e l’altro.
Mentre i ristoranti, ma anche i bar, dovranno evitare gli assembramenti quindi stop ai buffet e posizionare i tavoli ad una distanza minima di due metri l’uno dall’altro.
La prima data utile per ipotizzare il via ad un graduale ritorno alla normalità potrebbe essere il 4 maggio, passati cioè tutti i ponti che restano ad alto rischio.
Le riaperture inizieranno dopo una sanificazione dei locali, ma in quasi tutti i casi sarà obbligatoria la disponibilità all’interno degli esercizi pubblici, di guanti mono uso e disinfettanti.
Lo stop alle attività sportive, amatoriali e professionistiche, probabilmente rimarrà fino a metà maggio.
Ancora per alcuni mesi, nulla sarà più come prima e le dinamiche che abbiamo elencato sono assolutamente teoriche perché tutto dipende dalla curva dei contagi.
Per questo è fondamentale che nei prossimi giorni che saranno all’insegna di temperature primaverili e coincidenti con la Pasqua che la gente resti a casa.
Perché, anche se ci sono delle prospettive limitatamente positive se i contagi continueranno a crescere, non si potrà che arrivare ad un ulteriore inasprimento delle attuali limitazioni.
Si fa maggiormente largo da parte di tutti l’idea, che comunque vada, il tessuto economico del Trentino dovrà riprendere in fretta la produzione per evitare così il punto di non ritorno, cioè che la cura sia peggiore del male stesso.
L’unica cosa certa riguarda l’uso della mascherina che sarà l’oggetto più usato e importante per tutti i cittadini nei prossimi mesi.
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