Trento
Via libera dalla Giunta all’accordo provinciale per i medici di Medicina generale

Via libera da parte della Giunta provinciale, su proposta dell’assessore Stefania Segnana, all’accordo collettivo relativo ai medici di Medicina generale, che era stato siglato lo scorso 5 marzo.
L’accordo prevede una serie di misure di carattere straordinario ed emergenziale applicabili nei prossimi 6 anni, al fine di fronteggiare la carenza di medici.
“Si tratta di un insieme di misure volte a garantire la copertura assistenziale in tutto il territorio con particolare attenzione per le zone di montagna – ha spiegato l’assessore alla salute, Stefania Segnana. – “Puntiamo ad incentivare l’estensione di orario delle guardie mediche e la loro mobilità tra più sedi, ad agevolare l’inserimento di medici di assistenza primaria nei Comuni a minore attrattività e a favorire l’apertura di ambulatori secondari, dove venga meno la presenza di un medico di assistenza primaria e non vi sia la possibilità di garantire detta assistenza mediante un incaricato provvisorio. Per la loro attivazione – conclude l’assessore provinciale – la Provincia potrà arrivare ad investire una somma fino a circa un milione di euro all’anno“.
Ecco in dettaglio, i contenuti delle principali misure:
Progetto per garantire una congrua accessibilità al servizio di continuità assistenziale
Si prevede un progetto, al quale potranno aderire i medici di guardia medica del Trentino, che consisterà nell’estensione volontaria dell’orario mensile e nella disponibilità a lavorare anche in sedi diverse da quella di assegnazione, ma comunque all’interno dei cinque macro ambiti di riferimento del servizio di cure primarie.
In questo modo, si renderà più facile la copertura dei turni di servizio di guardia medica anche nelle sedi più periferiche, e per questo meno attrattive. Ai partecipanti al progetto saranno erogati specifici compensi aggiuntivi.
Progetto per agevolare l’inserimento di medici di assistenza primaria in Comuni a minore attrattività
Si prevede un incentivo economico mensile temporaneo per i medici di assistenza primaria che si insedieranno nei Comuni a minore attrattività.
Interventi per la copertura assistenziale a seguito della cessazione di medici di assistenza primaria
Qualora, a seguito della cessazione di un medico di assistenza primaria, non vi siano medici disponibili a ricoprire l’incarico, l’Azienda sanitaria potrà attivare una serie di interventi a favore dei medici già presenti sul territorio, e in particolare:
– concordare con loro, a fronte di uno specifico incentivo, l’apertura temporanea di un ambulatorio secondario;
– attivare deroghe temporanee ai massimali di scelta dei medici.
Infine, è stato concordato un adeguamento economico per i medici di guardia medica, a fronte di attività assistenziali aggiuntive e migliorative del servizio.
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