Società
Non solo una mimosa per ricordare l’inesauribile forza delle donne

Sicuramente occorre molto di più che qualche articolo in occasione della giornata di oggi, 8 Marzo, per riflettere sui diritti delle donne.
Sarebbe interessante fare il punto della situazione, approfondendo le conquiste sociali, economiche e politiche che ha ottenuto la donna in tutti questi anni e soprattutto capire quante e quali cose si possono fare per una vera parità nei confronti degli uomini pur considerando le rispettive diversità.
Ma come siamo arrivati a festeggiare l’8 Marzo?
Dobbiamo andare indietro nel tempo e precisamente ai primi anni del secolo scorso.
Nel 1907 ci fu la prima Conferenza Internazionale della Donna, mentre nel 1910 venne proposta l’istituzione di una Giornata Internazionale della Donna in commemorazione dell’incendio avvenuto nel 1908 all’interno di uuna fabbrica di New York a causa del quale morirono bruciate 129 operaie tessili scioperanti.
La Giornata venne celebrata prima e dopo la Prima Guerra Mondiale e fu interrotta solo nel periodo fasciata.
Nacque poi l’UDI (Unione Donne Italiane) che nel 1946 organizzò il primo 8 Marzo, giornata in cui si celebra il riconoscimento dei diritti delle donne, offendo come simbolo la mimosa.
Ma oltre la storia degli eventi che hanno portato a festeggiare cambiamenti sociali così evidenti, occorre ricordare alle donne 6 cose fondamentali:
- Non bisogna essere forti e lavorare quanto gli uomini per sentirsi alla pari;
- È importante riconoscere le proprie potenzialità, svilupparle e manifestarle rispettando i propri tempi e le proprie modalità;
- Non si deve conquistare il potere maschile per essere felici e neanche subire prepotenze per sopravvivere;
- Occorre frenare ogni tipo di violenza sapendo chiedere aiuto per non rimanere sole e vittime di azioni e parole mortifere;
- Non esiste solo la morte fisica, ma anche quella psicologica in cui si entra nel momento in cui si subisce abusi, si viene svalutate a tal punto di credere di non valer nulla senza l’altro;
- Non rinunciare per “amore” al proprio lavoro, agli amici e familiari. In questo caso si tratta di un rapporto malato che ci isola dal mondo e ci indebolisce invece di donarci felicità.
In questa giornata in cui si onora la donna non si offra solo una mimosa, ma anche e soprattutto tutto il rispetto che merita.
In occasione del mese di Marzo seguiranno tre articoli sulla conquista sociale, economica e politica della donna in Italia.
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