Valsugana e Primiero
Pasquazzo come Pinocchio conferma il tradimento ad Alberto Vesco. La “Voce” l’aveva ampiamente previsto

Poco più di un mese fa, esattamente il 21 Gennaio 2020, la nostra testata anticipava il colpo di mano di Giacomo Pasquazzo per far fuori l’attuale primo cittadino di Castel Ivano Alberto Vesco (qui l’articolo)
L’articolo che aveva fatto discutere molto, aveva visto la stizzosa replica dell’esponente del Partito Democratico Pasquazzo (leggi qui)
Pasquazzo contemporaneamente screditava la nostra testata sulla sua pagina Facebook bollando la notizia come fake news dimostrando ancora una volta tutta l’arroganza della sinistra.
Ebbene, oggi su un noto quotidiano locale Pasquazzo, che nella sua vita ha sempre vissuto grazie alla politica e alla segreteria del PD, visto che pare non abbia quasi mai lavorato nella sua vita, ha annunciato la scissione da Alberto Vesco per correre da solo alle imminenti elezioni comunali insieme agli assessori Tomaselli e Tisi dimostrando che quanto scritto dalla Voce del Trentino era tutto vero.
Questo a dimostrazione che la nostra testata ancora una volta è la “voce della verità” e non quella della «meschinità» e di vuol apparire ciò che non è.
Evidentemente Pasquazzo cercava consenso facile bollandoci un mese fa come bugiardi rei di non averlo contattato in merito dimostrando ancora una volta che per certi “personaggi” la libertà di stampa e sempre e solo a senso unico.
Ma la nostra redazione non aveva bisogno di contattarlo, perché sapeva già come sarebbe finita.
La domanda che ci dobbiamo porre tutti a questo punto è: “come è possibile votare una persona che prima sentendosi denigrato critica la stampa cercando consenso tra i suoi paesani passando per vittima, e poi dopo un mese viene totalmente sbugiardato?”
Ai posteri, ma soprattutto agli elettori della Valsugana l’ardua sentenza pensando come «possa amministrare una qualsiasi comunità chi mente come pinocchio per il suo interesse personale e continua da tempo inenarrabile ad essere mantenuto dalla Comunità della Valsugana e da Castel Ivano, cioè dai cittadini trentini che pagano le tasse e si comportano onestamente».
Ma le bugie di Pasquazzo non ci hanno sorpreso, conoscendo la sua estrazione politica infatti eravamo certi della sua risposta e della solita denigrazione e demonizzazione del suo avversario. Cosa che è puntualmente avvenuta sulla sua pagina social (vedi sotto).
A Pasquazzo diciamo solo 3 cose: In primis che gli articoli non serve siano firmati, ma capiamo l’imbarazzo di Pasquazzo nell’apprendere che esistono testate libere e non giornalisti «amici» e galoppini di qualche giornale che probabilmente ha frequentato per «troppo» tempo.
La seconda cosa riguarda il fatto di non essere contattato sull’argomento: Non ce n’era bisogno perché avevamo la certezza matematica di quello che abbiamo scritto. In fondo per l’esponente del PD è stata anche una fortuna, gli abbiamo evitato infatti di dire bugie su bugie e fare l’ennesima figura di pinocchio al quadrato.
Terza ed ultima cosa: Pasquazzo è sicuro di conoscere bene il valore della parola «Fake News»? Pasquazzo non abbia paura a rispondere alle Fake News, e lo faccia subito guardandosi allo specchio, perché qui l’unica gigantesca bufala è solo lui e non chi dice la verità, seppur scomoda, che lo riguarda.
Viviamo ancora in un terribile ed ironico dubbio però: L’esponente del Partito Democratico avrà capito che non era una fake news? Temiamo di no.
Nulla di nuovo insomma, questa è l’arroganza e la prepotenza di quelli che….le elezioni sperano di vincerle insultando e demonizzando gli altri.
La sinistra, ottimamente rappresentata da Pasquazzo, è ancora convinta della sua superiorità etica rispetto alla destra e non si accorge che è una sparuta minoranza nel paese e nel Trentino.
Pasquazzo si sente portatore di una superiore moralità e verità: la sua però. Il suo comportamento verso una testata che ha detto la verità nei suoi confronti è la rappresentazione e la conferma di una classe dirigente ormai a fine corsa, vecchia, obsoleta e ingolfata. Lui ne fa parte, ma non è ancora consapevole di questo. Peccato.
Sotto la risposta di Pasquazzo l’indomani della pubblicazione del nostro articolo che conteneva solo verità
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