Trento
Vittime delle Foibe: ieri commemorazioni in tutto il Trentino

Sono state numerose le cerimonie di commemorazione della giornata del ricordo ieri in Trentino.
Una settantina di militanti di CasaPound hanno voluto presenziare, come ogni anno, al giorno del ricordo davanti alla lapide di Largo Pigarelli ieri sera. Non è mancata la solita presenza del gruppo degli antagonisti dei centri sociali bloccati dalla Polizia prima di piazza Venezia.
«A distanza di 70 anni purtroppo si assiste ancora al vilipendio del ricordo con targhe e lapidi danneggiate in tutta Italia – spiega Castaldini – assistiamo a convegni e rigurgiti revisionisti, molto spesso organizzati con il patrocinio delle istituzioni e grazie alla costante opera di mistificazione dell’ANPI. La radice è sempre la stessa: la sinistra antifascista. Sono i nipoti di quei partigiani che uccidevano e che ora cercano con le loro azioni deplorevoli di ucciderli di nuovo, infangandone la memoria. Per questo è importante ricordare, difendere e alimentare il ricordo di questo eccidio che ha visto migliaia di italiani trucidati e 350 mila esuli costretti a fuggire dalla propria casa».
Secondo il responsabile di CasaPound è un dovere anche nei confronti di chi, ogni anno, contesta, vandalizza e sputa sulla memoria degli infoibati. «Contro quest’opera di vergognosa mistificazione e odio , CasaPound sarà sempre in prima linea con silenzio e compostezza per ricordare, senza simboli politici, quegli italiani uccisi per il solo fatto di esserlo».
Nel pomeriggio a rendere omaggio alle vittime delle Foibe era stato il presidente di Fratelli d’Italia di Riva del Garda Silvio Salizzoni che insieme al candidato sindaco del centrodestra Cristina Santi ha deposto un mazzo di fiori a ricordo e commemorazione dell’eccidio delle Foibe.
A tenere viva la memoria del terribile eccidio costato la vita a 10 mila persone, per lo più civili, ci ha pensato anche il Blocco Studentesco che nella notte ha affisso sui muri di centinaia di scuole in tutt’Italia degli striscioni. (Foto striscioni affissi vicino al Muse)
10 febbraio: “Seduto al senato c’è lo stesso partigiano che ci ha infoibato“, è quanto si legge stamane davanti centinaia di scuole italiane.
Il Blocco Studentesco sferra una dura critica verso quel regime di sinistra che occupa ancora una volta una scena che non gli spetta.
“Il 4 febbraio scorso, nelle aule della Biblioteca del Senato della Repubblica – inizia la nota del movimento – i partigiani d’Italia (o sedicenti tali), hanno tenuto un convegno su ‘fascismo e foibe’ davanti un ristretto uditorio da cui sono stati esclusi, ovviamente, i rappresentanti delle associazioni delle vittime. Un’infamia passata in sordina già dalla scelta della data, che ha anticipato di sei giorni la ricorrenza istituzionale del 10 febbraio. Un’infamia che rappresenta l’ultimo atto dell’occupazione unilaterale della ‘memoria’ in Italia. Ormai, gli assassini e i complici ci parleranno degli assassinati. Il paradosso è servito”.
“Ci troviamo di fronte – continua la nota – alla solita operazione di revisionismo di stampo sovietico, che ogni anno associazioni come l’Anpi perpetrano in tutta Italia con il palese obiettivo di nascondere la realtà dei fatti: ovvero, che ciò che è stato fatto in Istria non è altro che pura e semplice ‘pulizia etnica’ mossa dall’odio verso l’Italiano, non verso il Fascista. Eppure, a quasi 75 anni di distanza, a fare ribrezzo sono proprio loro, gli infoibatori di professione, quegli stessi italiani che hanno tentato di nascondere con il velo di ipocrisia i crimini dei loro compagni jugoslavi. Quelli che hanno attaccato i treni di profughi al rientro in Italia (si proprio loro), quelli che per anni hanno celato alle generazioni un eccidio efferato mentre intanto inneggiavano a Tito per le strade per giustificare altra violenza. Dove uccidere qualcuno non è reato, ci sono sempre loro con l’arma in mano”.
“È inutile nasconderlo – conclude la nota – viviamo in un regime che non accetta compromessi sul suo monopolio della memoria. Il Senato della Repubblica è stato complice di una operazione di propaganda politica mascherata da storia. Dove viene permesso di continuare ad infoibare senza pietà, sta a noi ricordare con più forza, con più persistenza e più a lungo. Nella certezza che i venti cambino presto, il Blocco Studentesco offre con umiltà il suo pensiero e la sua migliore gioventù alla memoria dei martiri delle Foibe, con l’auspicio che trovino finalmente pace e rispetto”.
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