Trento
“Terzo settore: una realtà da valorizzare nell’interesse del welfare provinciale”

Si è tenuto venerdì pomeriggio il primo incontro fra la Giunta, con il presidente Maurizio Fugati, gli assessori Stefania Segnana, Mario Tonina, Giulia Zanotelli, Achille Spinelli, il dirigente generale Giancarlo Ruscitti, Federica Sartori del Servizio politiche sociali, e la Consulta provinciale delle politiche sociali, organismo insediato nel 2017 con funzioni consultive e propositive, in rappresentanza del vasto mondo delle organizzazioni e delle professioni che operano nel settore socio-assistenziale.
Un momento importante di riconoscimento reciproco e di confronto, quello di oggi, alla luce delle trasformazioni che il terzo settore sta conoscendo e che vanno nella direzione di una sempre più forte integrazione fra pubblico e privato, al fine di dare ai cittadini le risposte necessarie a bisogni che si fanno via via sempre più complessi.
Proprio stamani, come sottolineato dall’assessora Segnana, la Quarta commissione consiliare ha esaminato due delle questioni più importanti fra quelle esposte dalla Consulta: l’approvazione di Linee guida vincolanti per tutti i territori e le Comunità, al fine di assicurare omogeneità nell’erogazione dei servizi, e l’adozione del Catalogo dei servizi socio-assistenziali.
“Faremo tesoro delle vostre osservazioni – ha detto il presidente Fugatti in chiusura dell’incontro – anche su temi quali il reclutamento del personale, la sostenibilità dei costi, l’impatto della riforma e degli strumenti di affidamento. Vogliamo servizi di welfare continuativi e radicati sul territorio e siamo consapevoli dell’importanza del mondo che voi rappresentate”.
A presentare i contenuti del documento elaborato dalla Consulta il suo presidente, Massimo Occello, che ha sottolineato l’importanza del passaggio odierno “il primo incontro con la Giunta nel suo insieme. Ci consideriamo al servizio della Provincia e del decisore politico, – ha proseguito Occello – un’interfaccia della Giunta con il compito di dare voce a chi non ne ha o non ne ha abbastanza. Quella del terzo settore è una realtà complessa, non sempre concorde, che ingloba organizzazioni di natura imprenditoriale, di grandi dimensioni e con molti dipendenti, e micro-cooperative attive in contesti periferici e circoscritti. 90.000 gli utenti raggiunti, 13.000 i dipendenti impiegati. Siamo insomma una parte non piccola del Trentino impegnata a dare risposte a bisogni crescenti”.
Fra i temi sottoposti all’attenzione della Giunta, in brevissima sintesi, il nuovo contratto delle cooperative sociali, il nuovo sistema di accreditamento e i tempi di attuazione, la determinazione del costo dei servizi, l’elaborazione del Catalogo e la disciplina degli affidamenti dei servizi socio-assistenziali, che si lega al tema speculare della formazione del gestori e dell’affiancamento agli enti locali (chiamati a realizzare gli affidamenti).
Inoltre i temi più squisitamente “politici”: il rapporto pubblico/privato nel welfare, il rapporto con il sindacato e il mondo delle professioni.
Un’occasione importante per sancire un patto di collaborazione e un’azione comune, quindi, nel rispetto dei ruoli e delle funzioni, per assicurare lo sviluppo di un sistema di qualità attento ai cittadini e alle fasce più deboli.
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