Arte e Cultura
Grande Quercia: Una storia meravigliosa di 12 anni di teatro e diritti umani

C’era una volta un gruppo di persone che hanno deciso di riunirsi in un’ Associazione con un intento chiaro e preciso: dare voce a chi non ha voce.
Raccontare i drammi della storia attraverso l’arte (la musica e il teatro), aiutare chi è in difficoltà e dare ai loro figli degli strumenti importanti nella loro crescita.
Così danno vita ad un asilo La Grande Quercia e in seguito nel 2008 prendono forma tre gruppi di teatro: quello degli adulti, seguito dal regista Emanuele Reti, quello dei ragazzi e dei piccoli, che invece vengono seguiti dalle insegnanti.
Sin dall’età di 5 anni i bambini vengono avviati all’improvvisazione e settimanalmente debuttano davanti ai genitori.
Una delle due insegnanti, la maestra Cristina, inizia a scrivere, dimostrandosi sin da subito e poi lungo tutti questi 12 anni, una penna decisamente ispirata: scrive moltissime poesie, fiabe e recite per i più piccoli, mentre il regista crea i copioni teatrali per il gruppo adulti e ragazzi.
Chi è il regista? Emanuele Reti, che ha una ventennale esperienza nella scuola pubblica come esperto di teatro, coreografo, ha condotto numerosi laboratori artistici di vario genere, corsi d’aggiornamento per insegnanti e tanto altro.
Come arriva al primo debutto teatrale l’Associazione Grande Quercia?
Proprio il regista Emanuele Reti inizia a collaborare con Debora Comper, compositrice per la parte musicale, e dopo 3 anni di preparazione, nel 2011, il gruppo di teatro varca per la prima volta le porte di un teatro pubblico a Egna, portando in scena la Commedia musicale Le farfalle del campo, in occasione della giornata della memoria.
Al termine di quella prima rappresentazione nessuno avrebbe mai immaginato che ne sarebbero seguite tante, tante altre.
Infatti Grande Quercia, oltre alle attività di volontariato che ha svolto dapprima negli slum dell’India e poi in Africa (Kenia, Zambia, Etiopia), sin dal suo sorgere ha sempre avuto un’ intensa attività teatrale. In 12 anni si sono susseguite diverse stagioni teatrali sempre incentrate sui diritti umani:
Le farfalle del campo, in memoria di Janusz Korczak e dei suoi 200 figli, rappresentata al Teatro di Egna, a Dimaro, al Teatro di Gries a Bolzano e all’Auditorium Melotti di Rovereto;
Le Rose dei Balcani, in memoria delle donne e delle violenza che subirono durante la guerra dei Balcani, portata in scena al teatro la Cartiera di Rovereto, al Teatro Rosmini di Rovereto e al Teatro Sanbàpolis di Trento;
La casa dei Bambini (del gruppo ragazzi) in memoria di Janusz Korczak e dei suoi 200 figli, portata in scena al Teatro di Gries di Bolzano e all’Auditorium Melotti di Rovereto;
I have a dream (del gruppo ragazzi) in memoria dei sogni di giustizia di tanti popoli oppressi rappresentato al teatro Rosmini di Rovereto, due volte nella versione in italiano e due volte nella versione inglese, a Pomarolo, all’interno della manifestazione Città invisibili a Rovereto, a Villa Lagarina, allo Smart Lab di Rovereto;
inoltre la stagione degli spettacoli di beneficenza a favore di Emergency, Amnesty International, Medici senza frontiere.
Dalla fine del 2018 la produzione ha raggiunto il suo record e Grande Quercia ha creato e portato in scena 10 rappresentazioni diverse:
29 settembre 2018: teatro d’ombra The castel of four dragons – Children’s Dance Group
4 ottobre 2018: The life of St. Francis sulle musiche di Branduardi – Children’s Dance Group
5 marzo 2019: Pierino e il lupo alla Sala Filarmonica di Rovereto – Children’s Dance Group
4 aprile 2019: I have a dream a Malta – gruppo ragazzi
21 aprile 2019: La vita di S. Francesco sulle musiche di Branduardi – Children’s Dance Group
25 aprile 2019: Il cammino alla Sala Filarmonica Rovereto – gruppo ragazzi
22 Giugno 2019: Dances on the Beautiful music of Angelo Branduardi – Malta Children’s Dance Group
26 dicembre 2019: Il cantico di Natale alla Sala Filarmonica di Rovereto – gruppo adulti
27 dicembre 2019: Stella d’oriente a Bologna – parte del gruppo adulti
6 gennaio 2020: I tre re alla Sala Filarmonica di Rovereto – gruppo adulti
Naturalmente una simile produzione richiede molto impegno, tanta organizzazione e anche molte prove.
Per alcuni anni Grande Quercia ha avuto una sede a Rovereto, dove si svolgevano le prove, che poi ha lasciato per abbattere i costi; così due soci fondatori, Marco Baroni e Debora Comper, hanno messo a disposizione un salone della loro casa a Castellano e due volte in settimana circa si alternano i gruppi per la preparazione degli spettacoli.
Chi opera in questo campo sa che è opportuno attingere a tutte le risorse possibili per risparmiare soldi e dedicarli ad altro.
Dopo 10 anni il gruppo ragazzi si scioglie (tra i ragazzi c’è chi studia a Malta, chi in Olanda e chi a Roma per frequentare l’accademia d’arte drammatica e collaborare con la Rai). Essere così lontani impedisce la continuità: proprio nella loro ultima rappresentazione, Il cammino – Simposio interreligioso i ragazzi hanno potuto fare solo 2 prove.
Ma alle porte spinge il gruppo Malta dance: alcune famiglie, infatti, si sono trasferite a Malta per permettere ai figli la formazione scolastica in lingua inglese e offrire loro la possibilità di diventare negli anni cittadini del mondo e così le attività di Grande Quercia vengono svolte anche sull’isola maltese attraverso l’associazione gemella Great Oak Malta.
Il gruppo Malta Dance debutterà alla Filarmonica con il loro primo Musical ‘Capitan tempesta’ il 28 giugno 2020.
Di fronte a così tante attività, sia in Italia che all’estero, nasce spontanea la domanda: cosa tiene uniti i soci di Grande Quercia?
“Innanzitutto la stessa visione della vita, ecologica, sostenibile, come abbiamo scritto sul nostro sito: La nostra visione culturale crede fermamente in una pacifica coesistenza di tutte le culture, al cui centro ci sia la dignità umana. I diritti dell’uomo sono quel filo rosso che ha unito e guidato negli anni i percorsi artistici, educativi e formativi dell’Associazione, accanto ai quali hanno preso forma progetti umanitari verso i popoli dell’ Africa.”, afferma la Presidente e avvocato Elisabetta Murdaca.
“Inoltre il nostro regista ha insistito sin dall’inizio affinchè nell’educazione ponessimo al centro lo sviluppo dei talenti dei figli, in linea col pensiero di Rudolf Steiner, Umberto Galimberti, Janus Korczak e tanti altri. Come genitori ci siamo informati, documentati, formati, alcuni di noi hanno fatto un Master di Pedagogia Familiare a Roma, altri in Counseling, abbiamo una socia psicologa, delle socie che sono Ambasciatrici dei diritti umani della Fondazione Robert F. Kennedy Human Rights, una socia sociologa che cura i progetti di educazione alla pace per i bambini e alcune insegnanti.
Sappiamo come genitori che c’è un nemico invisibile che si chiama nichilismo e che se non si investe molto nell’educazione ai valori, nello sviluppo dei talenti dei nostri figli mediante anche molteplici esperienze, ad una certa età corriamo il grave pericolo di perderli.
Per tornare alla domanda, potremmo dire che ciò che ci tiene insieme è il senso di responsabilità verso i nostri figli e che i frutti, che negli anni abbiamo visto nella loro autonomia, nella loro sicurezza, e nel loro interesse per il mondo, hanno confermato tutti i nostri sforzi.”
Una storia davvero ricca che dona spettacoli e messaggi alla città di Rovereto, al nostro territorio e all’estero e che ci auguriamo continui a scorrere con tale abbondanza.
SITO: www.grandequercia.org
PAGINA YOUTUBE: https://www.youtube.com/playlist?list=PLqm3hDgSaYet8FmItcxdg-gxrg_e1ngdP
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