Trento
Liquidazione TFR: Vince la Fai Cisl, Centrofiore paga l’ex dipendente e replica al sindacato

La nota azienda di Romagnano era finita nel mirino della Fai Cisl Trentino che aveva denunciato attraverso il nostro giornale il 30 dicembre 2019 il mancato versamento ad una dipendente del TFR. (qui l’articolo)
La dipendente si era licenziata a metà del 2018 e dopo aver atteso inutilmente un anno si era rivolta ai sindacati per tentare di recuperati i soldi della liquidazione.
Il sindacato era subito intervenuto direttamente con il proprio segretario Fulvio Bastiani proponendo a Centrofiore una transazione poi accattata dall’azienda.
A decidere di denunciare la cosa ai media da parte del sindacato erano stati i mancanti pagamenti che erano stati concordati.
Ricordiamo che il TFR deve per legge essere liquidato massimo dopo un mese dalla fine del rapporto di lavoro.
Nel caso di Centrofiore sono passati quasi 20 mesi.
Si, perché da parte dell’azienda, arriva la conferma che il giorno dopo l’uscita del nostro articolo la posizione dell’ex dipendente è stata chiusa e saldata.
L’azienda attraverso un comunicato rende noto anche che «non se la sente di essere sottotitolata come “I furbetti in agricoltura” e che il fenomeno dello sfruttamento e del lavoro sottopagato in agricoltura non fa al caso suo».
CentroFiore respinge al mittente anche la dicitura di lavoro sottopagato perché – si legge nella nota negli anni scorsi si è trovata intorno a un tavolo con il proprio consulente e il sindacato del settore della CGIL per trovare un accordo tra tutte le parti.
Il titolare Enrico Ferrari offre anche un’altra considerazione ai lettori dicendo che «le aziende di piccole dimensioni come la nostra sono nelle mani della grande distribuzione che decide prezzi della merce che compra e tipo di pagamento e dove basta una piccola imprecisione perché il pagamento slitti di 30 giorni, o ci sia un piccolo contrattempo perché il Sistema di Interscambio dell’agenzia delle entrate, consegni la fattura in ritardo e per cui il pagamento slitti di 30 giorni».
Ma nel suo caso va detto che il pagamento è slittato non di 30 o 60 giorni ma di quasi 600 giorni ed è avvenuto solo dopo la denuncia della Fai Cisl Trentino.
CentroFiore quindi spiega che quanto detto dalla Fai Cisl del Trentino, non è veritiero.
«L’azienda non si è presa gioco del ruolo del sindacato e non ha preso in giro in alcun modo la dipendente – spiega Ferrari – corrispondendo un acconto (ma il sindacato smentisce questo) e il saldo in 31.12.2019»
L’azienda conferma invece che c’è stato un incontro con il signor Bastiani per trovare una soluzione nella quale si prospettava una rateizzazione e dove il titolare si assumevo l’impegno di saldare a rate o il tutto entro fine anno. L’impegno – secondo il sindacato – prevedeva il pagamento di 3 rate, l’ultima delle quali scadeva il 15 dicembre 2019, che però non sono state mai rispettate
Per Ferrari lo sfogo del segretario Fulvio Bastiani (foto) è veramente intollerabile dichiarando: «che nel settore si metta in atto sempre più spesso il giochetto di intestare l’Azienda ai figli credendo così di eludere e procrastinare precisi impegni assunti ed obblighi di legge» , infatti l’azienda Centrofiore è attiva non è stata trasferita al figlio, il titolare ha un unico figlio ed in questo momento è minorenne, mentre altre operazioni sono realizzate per stare al passo con le richieste della grande distribuzione».
La ditta Centrofiore termina dichiarando che «il Signor Bastiani non è guastafeste, come si ritiene, ma il suo lavoro, oltre che garantire i diritti a tutti i lavoratori, dovrebbe essere quello di uscire dal proprio ufficio per incontrare le aziende e capire oltre ai problemi dei dipendenti, anche quelli delle aziende che essendo di piccole dimensioni, devono sottostare alle esigenze dei grandi gruppi. Basta vedere cosa succede in italia in questo momento».
Diatriba quindi chiusa. L’ex dipendente ha ricevuto la liquidazione, Centrofiore ha ottemperato agli impegni, il sindacato Fai Cisl Trentino ha visto ripagato il suo grande lavoro e il nostro giornale ha fatto in modo egregio un servizio pubblico alla società.
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