Trento
La crisi del mercatino di Natale a Trento. Una formula da rinnovare

Per mettere in crisi il Mercatino di Natale, anatemi di Carollo a parte, sono stati sufficienti dei fine settimana all’insegna del brutto tempo ed il caso alquanto raro che nel 2019 sia saltato il ponte di Sant’Ambrogio che era quello trascorso all’insegna degli incassi maggiori.
E se le cose vanno male in piazza Fiera e Cesare Battisti che sono le piazze messe nel circuito dei mercatini, figuriamoci come se la cavano in piazza Santa Maria Maggiore, isolata, e che già l’anno scorso era in difficoltà.
L’autodifesa dei commercianti? Accompagnare l’ultimo fine settimana pre natalizio con le svendite.
Un’ultima spiaggia nella speranza di migliorare il bilancio.
Il trend dal 2007 in poi purtroppo non aiuta, la gente infatti spende decisamente meno e così il sistema mercatino è andato in crisi.
Male anche il mercatino di Milano che era considerato un temibile concorrente: novità assoluta e 30 mila metri quadrati espositivi all’Ippodromo.
La prima considerazione è quella che ad essere in crisi sia il modello mercatino: generi voluttuari, costosi e spesso ripetitivi, quasi mai con la neve a creare la giusta atmosfera e la gente si è ormai orientata verso altre alternative per gli acquisiti dei regali di Natale.
A Trento la situazione è peggiore perché Apt e amministrazione comunale non hanno rinnovato una formula che è uguale dal 1993.
Pur sapendo che in questa edizione non ci sarebbe stato il Ponte di Sant’Ambrogio si sarebbe dovuta pianificare un’alternativa.
Invece il nulla: si è sperato che le cose andassero bene lo stesso, tanto in caso contrario a pagare sarebbero stati solo gli espositori, a meno che di fronte alla netta flessione degli incassi Apt e amministrazione comunale non decidano di rimborsare parte di quanto speso dai commercianti per l’affitto delle casette. Magari qualcuno di spera.
Di certo il Mercatino di Natale va ripensato nella formula e nelle proposte: dopo 26 anni la gente si può anche essere stufata di vedere sempre le stesse cose.
Un’idea potrebbe essere quella di un Mercatino che diventi l’occasione per visitare il centro storico, quindi casette sparse anche all’interno di portoni e corti.
I prodotti non dovrebbero essere comuni, ma unici o forse ad essere passata di moda, è proprio l’idea stessa del Mercatino che in altre parole potrebbe aver già fatto la sua epoca?
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