Rovereto e Vallagarina
Le «allucinazioni» dell’assessore Ivo Chiesa e i risultati pari allo zero

Sarebbe una storia da ridere, se non ci fosse da piangere per le devastanti conseguenze di un’azione amministrativa assente o, in taluni casi, addirittura nociva per le attività economiche della seconda città del Trentino, che l’Amministrazione del sindaco Valduga ha messo in ginocchio.
“Con noi un centro più attrattivo. Finora abbiamo già fatto tanto ed ora via alla rigenerazione”, queste le dichiarazioni trionfali a tutta pagina su un quotidiano locale che questa mattina hanno fatto sobbalzare molti roveretani sulla sedia.
A parlare in una lunga (quanto ingiustificata, a detta di molti) intervista l’assessore a commercio, turismo ed artigianato Ivo Chiesa, (foto) di professione commerciante, da quattro anni e mezzo responsabile del settore più nevralgico in seno ad ogni amministrazione pubblica, quello che dovrebbe gestire le attività economiche, favorendo lo sviluppo del territorio.
Tra le altre cose, anche referente per la Giunta Valduga del progetto di Rigenerazione Urbana, avviato 2 anni or sono su input della Confcommercio locale.
Chi meglio di lui dovrebbe conoscere lo stato dell’economia roveretana? Infatti, proprio per questo il quadro che Chiesa dipinge sfiora il paradossale: una Rovereto che non esiste, dove tutto va bene, l’economia è florida come non mai, la città piena di turisti, con musei capaci di attirare le grandi folle.
“Abbiamo fatto molto, abbiamo reso il centro più attrattivo, basti pensare a via Paganini, via S. Maria, via Dante” – aggiunge ancora Chiesa.
Più che attrattivo, il centro è costato tantissimo: per cambiare soltanto la pavimentazione delle tre vie citate ad esempio dall’assessore sono stati spesi oltre 2,2 milioni di euro di soldi dei cittadini! Con quali risultati?
Il centro è tutt’altro che florido: se nel gennaio 2018 si leggeva sulla stampa, in occasione dell’inaugurazione del laboratorio sulla rigenerazione urbana, che c’erano 53 locali vuoti in centro; ebbene, l’altra sera, Iscom Group, la società specializzata che dovrà indicazione azioni concrete di rigenerazione urbana entro aprile 2020, ha annunciato che oggi i locali vuoti sono oltre 100.
Quindi, come la mettiamo caro assessore? I conti non tornano. Città accogliente e attività che chiudono a raffica? Davvero non ci siamo.
La parte più bella è quella che riguarda il turismo, altra competenza del gagliardo Chiesa: mentre Trento elabora un piano turistico per la città capoluogo, cosa ha fatto la Giunta Valduga per sviluppare turisticamente la città? Niente, proprio niente.
Ormai a fine mandato Chiesa ora si aggrappa al Natale di quest’anno (“abbiamo un Natale ricco di atmosfere e rivolto soprattutto ai bambini e alle famiglie”) ma dimentica che il Comune quest’anno ha tolto oltre il 20% del contributo, scendendo dai 190.000 euro stanziati nel 2018, ad appena 150.000 euro del Natale di quest’anno (pur avendo risparmiato 94.000 euro non liquidati alla Everness di Agostino Carollo per le note contestazioni al suo FestivalNatale 2018) e dimentica pure che lo scorso anno il sindaco Valduga, rifiutando ogni richiesta giunta da più parti, impose di chiudere il mercatino di Natale il 24 dicembre (invece che il 6 gennaio come tutti gli altri mercatini) causando un danno d’immagine e di mancati introiti molto rilevante per tutte le attività economiche della città.
Poi con tutta franchezza, fare meglio dell’anno scorso per quanto riguarda il Natale non ci voleva molto in verità
Però la frase più bella, quella che rivela la filosofia dell’agire di questa Amministrazione giunta ormai alla fine del suo mandato, è la seguente: “Non sono riuscito a spiegare che anche via del Garda è uno sviluppo nella natura delle cose. Mi sarebbe piaciuto far capire che non c’è alternativa tra via del Garda e il centro storico. Anzi, sono complementari”, dice ancora Ivo Chiesa con una sintassi discutibile ma con un significato chiarissimo.
Ecco, si rileva oggi lo scopo di Valduga, Tomazzoni e pure Chiesa: spostare il baricentro commerciale dal centro cittadino all’asse via del Garda-via Abetone, laddove prima c’erano le grandi industrie ormai defunte, dove proprio venerdì scorso l’assessore Chiesa è stato fotografato da un altro quotidiano locale mentre fa shopping all’ultimo discount che aveva inaugurato poco prima, l’MD.
Chiesa passerà agli annali come l’assessore che ha inaugurato più supermercati della storia della regione: ha cominciato con l’Iper Orvea, poi Aldi, Despar (al posto del Superstore del Millennium Center) e venerdì scorso anche MD. Prima di concludere le sue “fatiche” arriverà anche a tagliare il nastro del secondo Aldi, in via Brennero e, forse, anche del nuovo Eurospin sull’area “La Favorita”.
Davvero un invidiabile primato.
Sempre da solo, perché il sindaco Valduga, che pure guida e dirige da par suo questa Amministrazione, si guarda bene dal farsi vedere a queste inaugurazioni di via Garda e zone limitrofe, pur portando in Consiglio comunale le delibere che certo non ostacolano questi nuovi insediamenti commerciali: l’ultima quella del 2 aprile scorso che, con una deroga urbanistica ad hoc, ha fatto risparmiare un milione di euro agli illuminati mecenati Hager e Signoretti che hanno acquistato all’asta l’area a prezzo di saldo e la rivenderanno a peso d’oro.
Con buona pace degli oltre 400 piccoli imprenditori del centro cittadino, che, secondo Chiesa, dovrebbero pure ringraziare lui, il sindaco Valduga e tutta questa illuminata giunta municipale che ha dato un impulso decisivo allo sviluppo economico della città, pardon, di via del Garda e basta.
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