Trento
Caso Luminarie Natale, la reazione di ConfCommercio: «Non si usino i commercianti come capro espiatorio»

Non ci stanno i commercianti del centro storico di Trento a passare per capro espiatorio dopo il caos «Luminarie» che questo Natale saranno ridotte al lumicino.
Quest’anno alle 400 lettere di richiesta d’adesione, hanno risposto solo 44 commercianti trentini che in un qualche modo sono poi diventati 77.
Comunque troppo pochi per coprire le spese e quindi a parte l’illuminazione quasi obbligatoria di piazza Duomo, le strade illuminate saranno solo quelle nelle quali almeno due commercianti hanno pagato la quota ed ovviamente, le luminarie saranno posizionate a loro favore.
Il problema come spesso succede nasce da lontano, in questo caso dall’anno scorso.
L’assessore Stanchina in quel frangente giustamente si era preso per tempo organizzando numerose riunioni per coinvolgere i commercianti del centro storico il più possibile.
L’operazione era riuscita anche perché la presentazione dell’offerta delle luminarie sembrava intrigante e per certi tratti spettacolare.
L’iniziativa era stata presentata come innovativa e attrattiva grazie a delle creazioni luminose che, susseguendosi lungo le vie della città, avrebbero suscitato stupore e curiosità in tutti coloro che passeggiando per il capoluogo.
Dopo moltissimi anni in cui le luminarie erano fornite sempre dalla stessa ditta, con le tradizionali «campane» o «fiocchi di neve», l’anno scorso si era voluto cambiare incaricando per l’appalto una nuova ditta che curava fra l’altro l’illuminazione della Torre Eiffel a Parigi.
In realtà all’atto dell’installazione le promesse si erano tramutate in un flop colossale (vedi foto sotto) dove le luminarie erano scarne, poco spettacolari e in parte anche danneggiate. (qui l’articolo)
È chiaro quindi che da parte dei commercianti la fiducia e la credibilità nei confronti delle istituzioni siano venute a mancare col risultato che Trento probabilmente per questo Natale sarà meno illuminata del solito.
In virtù di questo Massimo Piffer, numero due di ConfCommercio scrive una lettera aperta al presidente dell’Apt di Trento Bertagnolli e all’assessore al commercio Roberto Stanchina
LA LETTERA APERTA DI MASSIMO PIFFER – In merito all’articolo pubblicato giovedì 31 ottobre 2019 su di un quotidiano locale, dal provocatorio titolo:”I commercianti non pagano, niente luci di Natale in strada”, in qualità di presidente dell’Associazione dei Commercianti al Dettaglio del Trentino di Confcommercio, desidero fare alcune doverose precisazioni, a tutela degli associati della organizzazione sindacale che rappresento.
Primo: lunedì 16 settembre 2019 ho convocato una riunione del Consiglio Direttivo della sezione territoriale, alla quale hanno partecipato tra gli altri l’assessore comunale Roberto Stanchina, il presidente della APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi Franco Bertagnolli e la rappresentante dell’Associazione nel C.d.A. dell’APT Camilla Girardi con all’O.d.G. il punto relativo ad eventi ed iniziative sulla città di Trento ed in ambito comprensoriale.In tale sede si è discusso anche della questione luminarie per il periodo natalizio e si è convenuto circa l’opportunità che l’iniziativa di raccolta fondi veda il coinvolgimento e la condivisione di tutti gli operatori economici del territorio di riferimento, perché una città bella, accogliente ed illuminata è nell’interesse dell’amministrazione pubblica e dell’intera comunità.Da quel momento siamo rimasti in attesa di ulteriori contatti e comunicazioni in merito, che non ci sono state.
Secondo: le modalità operative che sono state utilizzate per la “campagna” di adesione dei commercianti all’iniziativa, si sono rivelate di fatto inappropriate e prive dell’indispensabile coordinamento.
Terzo: risulta del tutto evidente che per evitare situazioni incresciose simili, più che lo “scaricabarile” che alimenta polemiche sterili e gratuite, il Comune di Trento dovrebbe stanziare a bilancio idonea voce di spesa, come peraltro da anni fanno altre municipalità. La nostra associazione resta comunque disponibile ad un confronto costruttivo e leale, per il bene dei cittadinii di Trento.
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