Sport Trentino
C’è un Trentino nel calcio che lotta per la Champions League: la coppia Maran e Maraner sale al quarto posto

È un Cagliari che vola. In queste prime battute di campionato la posizione d’alta classifica risulta essere vertiginosa: quarto posto. I sardi non si trovano in tale posizione per chissà quale strano destino, ma è il frutto di un grande lavoro.
A comporre questa macchina perfetta grandi meriti vanno sicuramente alla rosa, al presidente Giulini, al suo staff e ai due trentini Maran e Maraner rispettivamente allenatore e viceallenatore.
La cessione estiva di Barella all’Inter è risultata particolarmente indolore. In men che non si dica sono arrivati in terra sarda Rog, Nainggolan, Nandez, Simeone e Olsen. Il pochissimo tempo trascorso fra la cessione di Barella e l’arrivo dei primi tre top player lascia presagire il grandissimo lavoro dello staff, che ha strappato loro ad una concorrenza di squadre più allettanti.
C’è anche da dire che Nainggolan, Simeone e lo stesso Rog erano in fase calante. Nainggolan proveniva da una stagione interista poco esaltante. Marchiato con la colpa di aver fatto partire Zaniolo.
Simeone aveva perso lo smalto da goleador: nell’ultima stagione alla Fiorentina era andato a segno solo 6 volte in campionato e i viola avevano rischiato seriamente la retrocessione.
Il talento croato invece proveniva da un prestito al Siviglia dopo che il Napoli si era dimenticato di lui.
Per quanto riguarda Olsen il discorso era leggermente diverso: quella con la Roma non era stata una stagione calante ma una stagione disastrosa.
In estate la tifoseria aveva cominciato a credere che potesse essere una squadra importante. Nelle amichevoli estive, anche se chiaramente di poco conto, aveva perso solo una volta su otto partite: 4-1 in casa del Friburgo.
L’entusiasmo iniziale si è però subito smorzato con il grave infortunio accorso a Pavoletti a fine agosto (lesione del crociato del ginocchio sinistro) e le prime due sconfitte in campionato.
Dopo i colpacci di Brescia e Inter in terra sarda, il Cagliari non ha più perso. Anzi, da qui in poi ha vinto a Napoli 1-0, a Bergamo 2-0 e ha fermato la Roma all’Olimpico sull’1-1.
Dopo un primo smarrimento iniziale tutti questi talenti in cerca di riscatto sono stati amalgamati in maniera eccezionale da Maran e da Maraner.
Il Cagliari non gioca un calcio spettacolare, ma estremamente efficace. Il concetto base gira intorno ad un pressing feroce di riconquista del pallone e ripartenze velocissime sfruttando la rapidità di Joao Pedro.
Maran ha rivitalizzato Marko Rog trasformandolo da trequartista tutto dribbling a un centrocampista completo. È diventato essenziale in fase di chiusura e di impostazione della manovra ritrovando così anche la convocazione con la nazionale croata.
La cura Maran non è servita solo a Rog, ma anche a Christian Oliva. Il giovane mediano uruguayano era stato acquistato lo scorso gennaio dal Nacional ma non aveva mai visto il campo. Addirittura si parlava che fosse inadatto al campionato italiano.
Quest’anno con Maran è acqua passata. Il mediano è diventato un tassello importate davanti alla difesa e con l’Atalanta ha anche trovato il suo primo gol.
La lista dei rigenerati è ancora lunga. Basta semplicemente dire che Olsen è il migliore in campo dopo ogni partita.
La coppia Joao Pedro-Simeone ha già segnato sette gol, anche se il figlio del Cholo è ancora in fase di ruggine. Non padroneggia ancora quella lucidità sottoporta che lo contraddistinse ai tempi di Genova e Firenze.
Il “Pata” Castro dopo il grave infortunio al crociato dell’anno scorso sembrava essersi dato alla musica, ma quest’anno è tornato ad una velocità supersonica.
La difesa regge molto bene: ad oggi è la terza miglior difesa del campionato con soli dieci gol subiti. Bisogna comunque stare cauti nell’affermare ciò perché l’Udinese da miglior difesa del campionato ha subito undici gol in due partite.
I direttori d’orchestra non potevano che essere due roveretani: Rolando Maran e Christian Maraner. I due mister accomunati nel cognome e nella città d’origine hanno girato insieme mezza Italia: Bari, Triestina, Vicenza, Varese, Catania, Chievoverona e Cagliari.
Dopo una carriera fra serie C e serie D (fra le tante Bolzano, Trento, Settaurense) i continui infortuni al ginocchio hanno costretto Maraner ad abbandonare il calcio giocato per cimentarsi nella carriera da allenatore.
Di estrema importanza le esperienze con il Trento e il Mezzocorona che hanno permesso a Maraner di spiccare il volo verso palcoscenici più prestigiosi.
Per quanto riguarda Rolando Maran non servono presentazioni. Nel 2012 ha condotto il Varese alla finale playoff per accedere alla Serie A, perdendo però con la Sampdoria.
L’anno successivo in Serie A colleziona il record di punti con il Catania: ben 56 punti. Era il grande Catania degli argentini: Gomez, Spolli, Andujar, Izco, Alvarez. Passato al Chievoverona per quattro stagioni porta i clivensi nel 2016 al nono posto in classifica.
Tutto lascia presagire che quanto visto finora dal Cagliari è destinato ad andare avanti. Il tecnico non si sbilancia, ma visto l’andamento vittorioso i tifosi possono, o meglio devono, pensare in grande.
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