Val di Non – Sole – Paganella
“Turisti per scelta”: 9 ragazzi di Predaia ad Arquata del Tronto per vedere, ascoltare, conoscere

9 ragazzi, un pulmino, più di 600 chilometri da percorrere e tanta voglia di vedere con i propri occhi, ascoltare testimonianze, conoscere una realtà che tre anni fa è stata devastata dal sisma e che ancora oggi sta subendo le conseguenze di un evento tanto drammatico.
Quello ormai alle porte sarà un weekend dal sapore particolarmente intenso per un gruppo di ragazzi di Predaia che trascorrerà due giorni e una notte nelle Marche, a Pretare, frazione di Arquata del Tronto, per vivere un’esperienza insolita ma ricca di significati.
I giovani, tutti classe 2000, 2001 e 2002 provenienti da Coredo e Tavon, avranno infatti l’opportunità di entrare a contatto con una realtà e una comunità – soprattutto giovanile – che nel 2016 ha vissuto sulla propria pelle il sisma che ha colpito le Marche.
Qui si potranno confrontare con i loro coetanei marchigiani e avranno modo di visitare i luoghi terremotati, scattare delle foto e girare dei video per poi realizzare un reportage. Con l’idea, una volta fatto ritorno in Val di Non, di restituire alla cittadinanza quest’esperienza attraverso una mostra fotografica allestita a Casa Marta, a Coredo. Ogni scatto sarà accompagnato da una didascalia che racconterà l’emozione, il significato e tutto il dolore racchiuso in quell’istantanea.
“Turisti per scelta” è il titolo di questo progetto significativo, proposto dall’APPM onlus (Associazione Provinciale Per i Minori) tramite il Piano Giovani di Zona “Terra di Mezzo” che coinvolge i Comuni di Predaia e di Sfruz. Un percorso di cittadinanza attiva nato alla fine del 2018 che, attraverso degli incontri sul territorio con i giovani della zona, ha portato all’ideazione e alla realizzazione dell’iniziativa.
Camilla Rizzardi, Carlo Branz, Gianluca Andreotti, Mario Tavonatti, Davide Saracino, Gabriele Purin, Andrea Odorizzi, Samuele Tavonatti e Thomas Branz, accompagnati dai responsabili di APPM Maria Grazia Melchiori e Andrea Negri, partiranno sabato mattina alla volta di Pretare. A causa di impegni personali non ci sarà Massimiliano Battocletti, che comunque ha fatto parte del progetto fin dal principio.
Una volta arrivati in terra marchigiana, i ragazzi – che indosseranno tutti una felpa con il logo dell’iniziativa, formato da due mani che si congiungono – faranno visita al paese e al vicino Pescara del Tronto, per poi incontrare in serata i giovani del posto in occasione di una spaghettata.
Durante l’incontro avranno l’opportunità di parlare, conoscersi, confrontarsi. I ragazzi di Predaia potranno cercare di capire come i giovani del luogo abbiano affrontato quest’evento che ha sconvolto le loro vite e in che modo hanno reagito.
Il gruppo noneso alloggerà poi con i sacchi a pelo nella sala polifunzionale di Pretare, realizzata e donata dall’Associazione Artigiani della Val di Non all’intera comunità e finanziata dal Bim dell’Adige e da altri enti trentini.
La domenica mattina sarà dedicata alla visita ad Arquata del Tronto, zona rossa alla quale si può accedere solamente con lo specifico permesso, mentre nel pomeriggio si salirà di nuovo a bordo del pulmino per il rientro in Val di Non.
Un momento chiave per la realizzazione del progetto è stato l’incontro avvenuto a metà aprile in municipio a Coredo con una delegazione dell’associazione sportiva culturale “Pretare-Monte Vettore”, che si trovava in valle per Fiorinda: l’occasione per prendere contatto con la gente del posto e per impostare il progetto.
I ragazzi si dicono entusiasti di poter vivere da protagonisti quest’esperienza che li renderà dei testimoni attivi di una realtà cruda, aspra, ma che possiede le risorse per rialzarsi e tornare a splendere. “Per noi si tratta di un’opportunità unica – spiegano i giovani di Predaia – e il nostro è certamente un progetto insolito. Non capita spesso di trovare un gruppo di ragazzi che si uniscono e decidono di andare a visitare una realtà sfortunata. Di solito si frequentano luoghi dove è tutto bello e tutto funziona. A Pretare sarà sicuramente diverso, e la nostra idea è anche quella di valorizzare le potenzialità del territorio. Sappiamo ad esempio che è una terra di castagne. Vogliamo riportare un messaggio positivo, di rinascita”.
Non mancherà, infine, una riflessione su ciò che i giovani del luogo hanno provato nel momento in cui hanno perso tutto. O quasi. “Noi siamo abituati a dare per scontate tante cose – concludono i ragazzi – ma quanto destabilizza il fatto che venga davvero a mancare la terra sotto i piedi? Come possono aver vissuto i giovani del posto questa vicenda drammatica? Spesso non ci si pone queste domande. Il nostro intento è quello di sentire, approfondire, conoscere”.
Chi fosse interessato a seguire “in diretta” il viaggio ad Arquata del Tronto potrà farlo attraverso il profilo Instagram “turisti.per.scelta”.
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