Val di Non – Sole – Paganella
Le «magnifiche, fantasiose» lezioni democratiche di «siora» Menapace

Il discutibile affidamento dell’organizzazione interna degli uffici e del personale dell’amministrazione di Predaia alla consulenza esterna di un ente privato era stato oggetto d’ispezione dell’opposizione consiliare già nel 2017 e di recente nel marzo 2019, con due interrogazioni.
Ora quell‘affidamento è sotto inchiesta della Procura contabile di Trento che ha notificato alla giunta guidata dal sindaco Paolo Forno ed all’ ex segretario comunale un atto di citazione per danno erariale di 45.140 euro.
Secondo il Procuratore Regionale Marcovalerio Pozzato c’erano fra i dipendenti del comune le necessarie professionalità per lavorare sulla riorganizzazione della macchina amministrativa, e quindi la programmazione poteva essere raggiunta tranquillamente con risorse interne senza dispendio di danaro pubblico.
Il Procuratore Pozzato – nell’atto di citazione – censura “il comportamento gravemente colpevole degli amministratori che hanno adottato la deliberazione dannosa, non può essere attribuito a particolari difficoltà ma alla grave e colpevole negligenza concretantesi nella sprezzante trascuratezza dei propri doveri“.
L’accusa dovrà essere valutata dalla sezione giurisdizionale della Corte dei Conti che si dovrà pronunciare sulla colpevolezza o meno di amministratori e funzionari pubblici.
Non ci risulta, tuttavia, secondo una nostra piccola ricerca, che i nuovi comuni trentini costituitosi da fusioni abbiamo ravvisato la necessità di affidare uno studio di questo tipo a consulenze esterne, anche perché quella consulenza poteva e può essere fatta dal Consorzio dei comuni.
La delibera sotto inchiesta del comune noneso è da ritenersi, pertanto, più unica che rara. Si ricorda che la Corte dei Conti fu istituita nel 1862 per vigilare sulle amministrazioni dello Stato, così da prevenire ed impedire sperperi e cattive gestioni e le linee fondamentali del suo ordinamento sono state fissate nel testo unico approvato con Regio Decreto d.d. 12 luglio 1934 ed attualmente i compiti e i doveri della Corte dei Conti sono garantiti dall’Art. 100 della Costituzione. Pare, invece, che l’attività di controllo della Corte dei Conti non sia ben vista. Anzi è decisamente e pubblicamente criticata da uomini delle istituzioni, in questo caso da donne.
Particolarmente pesante è il giudizio della signora Romina Menapace che commentando un post critico del segretario del PD del circolo della Valle di Non sull’inchiesta della Corte dei Conti, così si è espressa: “Trovo gravissimo che degli amministratori locali, che rappresentano la popolazione, ormai siano nelle condizioni in cui non possono decidere niente. Questa non è democrazia, ed è particolarmente grave in una provincia autonoma, dove le comunità locali hanno dimostrato da sempre di sapersi auto governare. Massima solidarietà all’amministrazione di Paolo Forno e al suo segretario.” (sotto la sua dichiarazione)
Seguono alla dichiarazione della Menapace due “Mi piace“: uno è del sindaco di Predaia e l’altro da Luca Chini, assessore dello stesso comune, entrambi ritenuti responsabili di danno erariale.
Ma chi è Romina Menapace ?
E’ vicesindaco del Comune di Ville d’Anaunia e fa parte del Consiglio della Comunità della Val di Non. Non solo, è iscritta all’albo degli esperti (sezione agraria) del Tribunale di Trento.
Alle vigilia delle elezioni provinciale dell’ottobre 2018 era data per sicura candidata nel Polo Civico di Carlo Daldoss, già assessore del centrosinistra autonomista e candidato alla presidenza della Provincia; progetto poi svanito nel nulla.
La pubblica dichiarazione della signora Menapace sull’attività della Corte dei Conti ci lascia basiti.
Ella dimostra, a dispetto del suo corposo curriculum e del ruolo istituzionale che ricopre, di non conoscere la costituzione. Oppure, conoscendola, di farsi beffe degli organi costituzionali, quale appunto è la Corte dei conti.
“Questa non è democrazia” – sentenzia la signora – solo perché la magistratura contabile assolve ai suoi compiti costituzionali di vigliare sulla corretta amministrazione dei soldi pubblici?
E’ davvero da rimanere increduli e senza parole.
Tant’è, con i tempi che corrono……… basti sentire e vedere certi ministri!
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