Piana Rotaliana
Zambana e Nave San Rocco alla scoperta delle tradizioni e dei sapori del passato con “Antiche Terre”: quando il volontariato unisce le comunità

Quando il volontariato unisce le comunità. E la storia e la cultura popolare diventano strumento per costruire una comunità unica a partire da due realtà, realizzando un evento che permetta loro di riconoscersi in un passato comune.
È questa l’idea alla base di “Antiche Terre”, manifestazione promossa dalle Pro Loco di Zambana e Nave San Rocco, che vedrà la sua seconda edizione andare in scena il prossimo weekend, sabato 5 e domenica 6 ottobre, a Zambana Vecchia e che è stata presentata in conferenza stampa questa mattina nella sede della Federazione Pro Loco.
L’evento nasce lo scorso anno, alla soglia della fusione tra i Comuni di Zambana e Nave San Rocco, quando le rispettive Pro Loco decisero anticipare l’unione amministrativa proponendo un momento di festa per le due comunità.
Il risultato di questo esperimento superò le aspettative, con più di 4000 presenze nelle due giornate di festa e la partecipazione pressoché totale delle due comunità di Zambana e Nave San Rocco, oltre ai molti ospiti dalle vicinanze.
Quest’anno l’obiettivo degli organizzatori è dunque confermare il successo e migliorare nella sostanza le proposte della manifestazione.
Cuore dell’evento rimane la rievocazione della storia delle due comunità, con l’idea, come spiega Walter Caset, vicepresidente della Pro Loco Nave San Rocco, di “trasportare i visitatori indietro nel tempo, in un momento di vita quotidiana della Zambana Vecchia dei primi decenni del Novecento, ricreando ambienti e costumi dell’epoca, e facendo persino circolare una moneta ad hoc, i ‘terrini’”.
Il passato è il filo rosso che unisce l’offerta gastronomica, fatta di semplici piatti di una volta (minestra di trippe, smacafam, fasoi en bronzon con lucanica, polenta e crauti, canederli, strangolapreti , frittelle di mela e strauben) e il ricco programma d’intrattenimento, che spazia dalla musica ai giochi e laboratori i per bambini a cura di aziende agricole, alle visite guidate, alle mostre di cartoline vintage, fotografie e opere di artisti locali, fino alle dimostrazioni di antichi mestieri.
Novità di quest’anno sarà poi l’ampio spazio dedicato ai filmati sulla vita e la storia dei due paesi, e l’introduzione di una caccia al tesoro tra passato e presente (a cura di Historic), dove storia e tecnologia si uniscono.
Passato quindi come punto di partenza per riconoscersi ed elemento condiviso su cui gettare le basi per un futuro di comunità: nelle parole della presidente della Pro Loco di Zambana, Monica Viola, “l’evento vuole contribuire alla riscoperta e alla conservazione delle tradizioni, dei mestieri, dei gusti e delle abitudini sociali che hanno caratterizzato il territorio trentino, attraverso un evento che metta la cultura popolare al centro dell’interesse, e allo stesso tempo faccia riscoprire un patrimonio immateriale che è parte della cultura delle Pro Loco. Il passato traccia quindi la strada da seguire per crescere come comunità unica”.
“Questa esperienza – continua la presidente – introduce anche un nuovo modo di fare Pro Loco, che si basa su uno spirito di collaborazione e condivisione utile per le nostre associazioni per crescere e rendersi conto che se da soli possiamo fare tanto, insieme possiamo molto di più”.
Uno spirito in cui le due comunità hanno fortemente creduto, come dimostra la creazione di una squadra di oltre 200 volontari coinvolti, tra le due Pro Loco, le 19 associazioni dei due paesi e chi ha voluto dare una mano.
Un concetto ribadito anche dal sindaco del neonato comune Terre d’Adige, Renato Tasin: “Il contributo che il volontariato dà al turismo è unico, perché nasce da un legame forte e autentico con il territorio. Per l’amministrazione è motivo di grande orgoglio vedere un territorio come quello di Zambana Vecchia, abbandonato negli anni Cinquanta (a seguito della frana del 1955), rinascere anche grazie al volontariato”.
Di sinergia tra volontariato e turismo ha parlato il presidente del Consorzio Turistico Piana Rotaliana Koenigsberg, Alois Furlan, definendo l’evento “un ottimo modo per differenziare l’offerta turistica locale della Piana Rotaliana, aggiungendo agli eventi di carattere enogastronomico un interessante momento di valorizzazione culturale del nostro territorio che oggi, anche grazie alla riapertura del Giardino dei Ciucioi a Lavis, si può dirigere anche in questo verso”.
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