Trento
Oggi a Trento sfilano i «Gretini» tra incongruenze e contraddizioni

Oggi scendono in piazza gli emuli di Greta; «i Gretini».
Una manifestazione che ormai è diventata politicizzata e diretta dalla sinistra e contro la quale oltre 500 scienziati hanno scritto e indirizzato una lettera al segretario Onu Guterees per protestare contro quello che da loro viene considerato un eccessivo allarmismo.
L’iniziativa è stata lanciata da Guus Berkhout, geofisico e professore dell’Università dell’Aia, che ha coinvolto scienziati ed associazioni provenienti da tredici paesi diversi.
Questa dichiarazione sul clima, in una fase in cui l’agenda internazionale sta mettendo al centro dell’attenzione la questione climatica, insiste sul fatto che non esiste al momento una vera e propria emergenza.
Gli scienziati firmatari esortano ad organizzare, il prossimo anno, un incontro costruttivo tra scienziati di fama internazionale, tra chi sostiene l’emergenza del cambiamento climatico, e chi invece la nega, per consentire un giusto confronto tra le due parti.
La stranezza del corteo che oggi sfilerà nelle vie del centro storico di Trento e che alzerà urla di meraviglia per la grande partecipazione, è sostanzialmente la giustificazione di Stato, firmata dal Ministro della Pubblica Istruzione.
Presidi e insegnanti di tutti i livelli sono stati infatti invitati dal ministro dell’istruzione a chiudere un occhio sull’assenza di oggi degli studenti e molti hanno persino inviato delle comunicazioni a casa dei genitori dei minorenni per invitarli a firmare l’assenza da scuola. Un ministro dell’istruzione che invece che riempire le aule le svuota. (Sotto la circolare del ministro alle scuole)
Insomma una sorta di soddisfazione per il senso civico e la voglia di salvare il mondo da parte dei “Gretini”.
Sono i giovani ad avere quella sensibilità che gli adulti non hanno e come dargli torto?
In effetti gli adulti in versione ministri del governo rosso giallo preferiscono impegnarsi nella discussione della tassazione delle merendine, piuttosto che affrontare temi più seri.
Per loro lo fanno i “Gretini”.
Alla fine le scuole saranno sostanzialmente chiuse, gli studenti andranno o meno a manifestare, ma saranno automaticamente giustificati ed alla fine tutti soddisfatti per una partecipazione i cui numeri saranno decantati per settimane.
Peccato che queste manifestazioni siano piene di incongruenze e che le parole dei «Gretini» siano piene di contraddizioni.
Già, perché chi chiede il rispetto e la lotta contro il cambiamento del clima, sono coloro che hanno preteso l’aria condizionata in ogni aula, che usano tablet, cellulari e computer tutto il giorno, che passano ore ed ore a vedere la televisione, che prendono mezzi pubblici e un flotta di automezzi che intasano le vie delle città.
I «Gretini» sono anche la generazione top nel consumo di beni di qualsiasi tipo, dai vestiti trendy alle schifezze alimentari.
Come dire prima di manifestare buttate i cellulari, andate a scuola a piedi e mangiatevi un sano panino.
Alla fine delle manifestazioni i dati saranno comunque falsati, come falsa è la paladina dell’ambiente, e come è falsa l’attenzione che il mondo politico dimostra nei confronti di Greta e dei “Gretini”.
La sinistra ha ironizzato sulle oceaniche partecipazioni di massa alle adunate fasciste del ventennio: false perché il popolo sarebbe stato costretto a partecipare.
Ma oggi ai “Gretini” non succede la stessa cosa?
Giustificazione d’ufficio per andare in piazza o meglio per non andare a scuola. Manifestazioni guarda caso organizzate sempre il venerdì come gli scioperi dei sindacati.
Alla fine l’unico dato che interesserà portare a supporto delle tesi “Gretine” sarà quello dell’assenza, sarà invece secondario che si vada o meno in piazza.
Di certo gli studenti non si lasceranno sfuggire l’occasione: meglio sfilare che essere interrogati e poi di venerdì.
Poi che la scuola sia iniziata da una decina di giorni e già ci sia il primo sciopero non è importante, quello che conta è rilanciare le tesi “Gretine” e per un giorno essere tutti “ Gretini”.
Significative oltre alle parole sopracitate sono le dichiarazioni dei vertici della lega Giovani: «Posto che oggi saremo presenti davanti alle scuole con le proposte della Lega per quanto riguarda il clima – si legge in una nota – non possiamo che dirci sbigottiti dinnanzi al comportamento del Ministro Fioramonti che, con una circolare inviata a tutte le scuole, ha voluto legalizzare quella che, in buona sostanza, è una bigiata di massa. Dando un esempio ben diverso, i nostri giovani presenteranno le proposte della Lega per l’ambiente assumendosi le loro responsabilità e con il permesso dei genitori, se minorenni. Aggiungiamo che, nella circolare, il Ministro avrebbe potuto chiedere alle scuole di sensibilizzare il tema, vista la grande mobilitazione, invece di fare proposte senza senso come questa. La nostra speranza è pertanto che tale manifestazione, a dispetto di premesse non felicissime, non venga usata per scopi politici e di parte».
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