Valsugana e Primiero
Levico Terme: presentata ieri la proposta di referendum sul Municipio

Ieri, venerdì 20 settembre 2019, si è tenuta la conferenza stampa di Lega e Impegno per Levico dove i Consiglieri di minoranza hanno spiegato il motivo della richiesta di referendum consultivo per definire se i Cittadini vogliono che la sede del nuovo Municipio venga costruita al posto dell’ex cinema.
Presenti Cristian Libardi per la Lega, Tommaso Acler e Laura Uez per Impegno per Levico.
Ricordiamo che la precedente Giunta aveva stipulato un accordo con la PAT e con Patrimonio del Trentino S.p.a. che prevedeva lo stanziamento dei fondi necessari alla realizzazione del nuovo Municipio a fronte della cessione da parte del Comune di Levico dei fabbricati dell’ex polo scolastico ora ospitante uffici del Comune e associazioni.
Detto accordo risulta scaduto a maggio 2019 come affermato dallo stesso Comune e da Patrimonio del Trentino S.p.a. nonostante il Sindaco Beretta e la sua Giunta insistano nel dichiarare che “l’operazione prosegue”.
Laura Uez, vicepresidente del Consiglio Comunale e Consigliere di Impegno per Levico ci dice: “proprio perché l’accordo scaduto dovrà essere riformulato intendiamo chiedere ai Cittadini se vogliono davvero che la nuova sede del Municipio venga costruita al posto del Cinema”; aggiunge anche che: “i Cittadini devono sapere che qualsiasi spesa al di fuori della cifra stanziata dalla PAT per la realizzazione dell’opera sarà a carico del Comune”.
In parole povere se non dovessero bastare i milioni di euro previsti, il rimanente sarà preso dalle tasche dei Cittadini di Levico.
Anche Tommaso Acler interviene rimarcando che: “Latino, Consigliere del PD, ha già detto no al referendum ed è strano perché fu proprio il suo PD a portare in Consiglio Provinciale la legge che ne consente l’utilizzo; oltre questo lo stesso Statuto del Comune di Levico che Latino in qualità di Presidente del Consiglio Comunale dovrebbe conoscere bene, recita che il Comune riconosce il referendum come strumento di diretta partecipazione alle scelte politico amministrative dei Cittadini”.
In effetti è singolare la posizione del PD che dichiara spesso di voler fare politica con il popolo e poi nega al popolo di esprimersi liberamente.
Insomma della serie: «Il referendum sì ma solo se conviene a loro».
La posizione del PD si aggrava se pensiamo a ciò che è accaduto in occasione della nascita del nuovo Governo Nazionale per il quale è stato necessario attendere l’esito dell’espressione di parte del popolo attraverso un blog rappresentato da una insignificante minoranza di cittadini e sulla cui attendibilità per molti rimangono dei grossi dubbi.
Se questa è coerenza, se questa è serietà…Ma come sempre spetta ai lettori l’ardua sentenza e l’eventuale giudizio su chi fa scattare i valori e la democrazia ad orologeria e chi per gli avversari le leggi le applica in modo ferreo, mentre per gli «amici» le interpreta come meglio crede.
Non solo referendum alla conferenza stampa. Cristian Libardi, Lega, infatti annuncia che è stato chiesto anche l’annullamento di una delibera fatta dal Commissario Straordinario con la quale si adottava in via definitiva una variante al PGTIS riguardante proprio la questione Municipio.
Il TAR del Lazio n. 24 agosto 2018, n. 457 afferma: “Il Commissario straordinario nominato in sostituzione degli organi di gestione ordinaria del Comune non è legittimato ad adottare varianti ai piani generali dell’ente, né ad operare altre scelte innovative di natura pianificatorio-territoriale, giacché la modifica dell’assetto urbanistico previsto dal piano regolatore generale non può che essere espressione di una volontà politica di rinnovamento nel territorio, sottratta alla gestione straordinaria del Comune”.
La settimana prossima durante il Consiglio Comunale sarà portata la richiesta di referendum al voto all’attenzione della maggioranza che dovrà esprimersi nel merito.
Pare però che da una prima sommaria analisi i Levicensi vogliano dire la loro sulla questione Municipio. Poi qualsiasi sia il risultato tutti si metteranno il cuore in pace, politici compresi naturalmente.
Stando a quanto dichiarato dai rappresentanti della maggioranza si presume che la richiesta sarà bocciata anche se qualche ripensamento dell’ultima ora potrebbe modificare il risultato.
Se la Giunta boccerà la richiesta delle minoranze sarà una sconfitta per i Cittadini indipendentemente dal loro credo politico e non certo per coloro che invece credono nel dialogo.
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