Valsugana e Primiero
Quello che un ciclista non dovrebbe mai fare. Il video
Sono numerosi i video che i lettori ogni giorno inviano al numero whatsApp della nostra redazione (3922640625).
Quasi tutti sono ripresi con la Dash Cam, la telecamera di sicurezza installata di solito sul cruscotto, e in grado di registrare quello che accade all’interno ma soprattutto all’esterno dell’abitacolo, sulla strada che si sta percorrendo o, ad esempio, in un parcheggio.
La dashcam è una specie di scatola nera in grado d fornire immagini, video e informazioni precise (i modelli con GPS integrato forniscono anche dettagli sulla posizione) sulle tutte le dinamiche in cui la macchina è coinvolta.
Oggi abbiamo scelto il video che ritrae alcuni ciclisti che transitano tranquillamente in via Andante a Caldonazzo.
La loro velocità è da passeggio e visto la corsia ristretta provoca delle code formate da mezzi che possono sorpassarle temendo di travolgerle.
L’incongruenza pazzesca è che sulla destra degli stessi ciclisti scorre una tranquilla pista ciclabile dove circolano normalmente le biciclette.
Ma a rendere ancora più incredibile la scena è il fatto che dal senso opposto sbuchi un’altra bicicletta che viaggia quasi in mezzo alla strada.
L’utilizzo della bicicletta comporta notevoli vantaggi tra cui il miglioramento della qualità della vita e la riduzione dell’inquinamento causato dalle automobili.
Tuttavia va ricordato che è necessario, per ciclisti ed automobilisti, conoscere le regole di civile convivenza mentre si usano i rispettivi mezzi di trasporto.
In questo caso possiamo tranquillamente dire che da parte dei ciclo turisti sono venute meno le regole di convivenza tra biciclette ed automobili
Valsugana e Primiero
Cade sul Monte Fravort, raggiunta dal soccorso alpino con il quad

Si è concluso alle 19.30 l’intervento per il soccorso di una sci-alpinista che si è procurata un trauma ad un ginocchio mentre stava scendendo tra la cresta del Fravort e Pian dei Cavai a una quota di 2.200 m.s.l.m. insieme ad altre due persone.
La chiamata al Numero Unico per le Emergenze è arrivata verso le 15.30.
Il coordinatore dell’Area operativa Trentino centrale del Soccorso Alpino e Speleologico ha chiesto l’intervento degli uomini della Stazione di Levico.
Un totale di otto operatori ha raggiunto l’infortunata con quad e sci di alpinismo.
La donna è stata stabilizzata e imbarellata su barella con materassino a depressione.
È stata quindi trasportata fino a valle dove un’ambulanza l’ha prelevata per il trasferimento all’ospedale Santa Chiara di Trento.
Valsugana e Primiero
Doppio intervento sulle Pale di San Martino: due sci-alpinisti salvati dal soccorso Alpino

Verso le 12.20 di oggi il Soccorso Alpino Trentino è intervenuto in soccorso a uno sci-alpinista scivolato a valle per un centinaio di metri mentre stava scendendo lungo il Canalone nord di Cima Bureloni (gruppo delle Pale di San Martino).
A dare l’allarme al Numero Unico per le Emergenze 112 è stato il compagno di escursione che lo ha raggiunto a una quota di circa 2.400 m.s.l.m. trovandolo in stato cosciente.
Il coordinatore dell’Area operativa Trentino orientale del Soccorso Alpino e Speleologico ha chiesto l’intervento dell’elicottero il quale ha calato sul ferito, tramite l’utilizzo del verricello, il Tecnico di Elisoccorso e l’equipe medica.
L’uomo è stato quindi stabilizzato e imbarellato.
Insieme al compagno è stato imbarcato a bordo dell’elicottero per il trasferimento all’ospedale Santa Chiara di Trento, a seguito dei traumi riportati nella caduta.
Poco dopo, l’elicottero è intervenuto nuovamente per soccorrere una sci-alpinista scivolata per circa 200 metri a valle sul ghiacciaio del Travignolo (Pale di San Martino).
La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata verso le 13.45 da parte dell’uomo che era con lei.
Anche in questo caso la donna, in stato cosciente, è stata raggiunta dal Tecnico di Elisoccorso e dall’equipe medica. Una volta stabilizzata, la sci-alpinista è stata imbarellata e imbarcata a bordo dell’elicottero per il trasferimento all’ospedale Santa Chiara di Trento.
In entrambi i casi non è stato necessario l’intervento degli operatori della Stazione di San Martino di Castrozza del Soccorso Alpino e degli uomini della Guardia di Finanza, pronti per dare supporto all’equipaggio dell’elisoccorso in caso di bisogno.
Valsugana e Primiero
La Sosat piange Luca Gretter scomparso a soli 43 anni

Cantava nella sezione dei baritoni, nel Coro della Sosat, Luca Gretter, scomparso improvvisamente, all’età di 43 anni, lasciando affranta la famiglia sosatina ed i coristi.
Un cantore appassionato e con un forte attaccamento al Coro dove cantava nella Sosat dal 1997.
Lo ricorda il presidente del Coro Andrea Zanotti: “Luca è stato un compagno di strada ed un cantore allegro e generoso. La notizia della sua scomparsa è stata davvero un fulmine a ciel sereno, una botta improvvisa che ci lascia ancora intontiti e senza parole.
E’ il male assoluto che ha fatto capolino; esattamente come si dice del lupo nella canzone “La pastora”, che salta fuori nero nero dal bosco e si mangia il più bel capretto che la pastora aveva aveva.”
Luca Gretter lascia nel profondo dolore l’adorato figlio Nicholas, la mamma Flavia, il papà Beniamino e il fratello Stefano.
I funerali saranno celebrati oggi, sabato 7 dicembre 2019 alle ore 16.00 nella chiesa parrocchiale di Pergine Valsugana
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