Arte e Cultura
Lutto nel mondo della cultura: è morto Luciano De Crescenzo

Se ne va uno degli ultimi miti della napoletanità.
Se ne va un gigante del mondo della cultura, che alla città partenopea, al suo pensiero, alla sua filosofia, alla sua unicità, ha dedicato un’intera vita e un’intera opera.
L’ingegnere filosofo Luciano De Crescenzo è morto oggi a Roma, all’età di 90 anni.
Da tempo le sue condizioni di salute non erano delle migliori.
Soffriva di una particolare malattia neurologica, la prosopagnosia, una malattia neurologica che porta a non riconoscere i volti delle persone conosciute.
A portarlo via, le conseguenze di una polmonite.
Nonostante un lieve miglioramento nella giornata di ieri, oggi la più triste delle notizie.
Luciano De Crescenzo ha sempre affiancato alla sua attività di scrittore quella di divulgatore, capace di introdurre anche il lettore più inesperto ai problemi sollevati dalla filosofia antica, e infatti nel corso degli anni ottanta e novanta condusse sulle reti Rai una trasmissione televisiva (Zeus – Le Gesta degli Dei e degli Eroi) sui miti e sulle leggende degli antichi greci, pubblicata da Arnoldo Mondadori Editore e ritrasmessa anche da Mediaset.
Nel 1995 Forza Italia gli propose di candidarsi tra le sue file, ma egli preferì rifiutare; negli ultimi anni si schierò più volte apertamente, invitando a votarli, con i Radicali di Emma Bonino. Luciano De Crescenzo si definisce ateo cristiano.
Personaggio poliedrico, De Crescenzo ha lavorato come autore in televisione e in varie vesti nel mondo del cinema.
Sul grande schermo esordì come attore ne Il papocchio (1980) nel ruolo del Padreterno, al fianco dell’amico Roberto Benigni e diretto da Renzo Arbore. Nel 1982 fu interprete di Quasi quasi mi sposo mentre nel 1984 fu protagonista e sceneggiatore del secondo film di Arbore. Nello stesso anno avvenne il suo esordio dietro la macchina da presa con Così parlò Bellavista, tratto dal suo best seller. Il successo della pellicola, che ebbe dei buoni risultati al botteghino e una discreta critica, lo convinse a dirigere l’anno seguente Il mistero di Bellavista (prendendo spunto ancora da un suo libro) e la commedia a episodi 32 dicembre nel 1988, sulla relatività del tempo.
Nel 1990 recitò accanto a Sophia Loren e Luca De Filippo in Sabato, domenica e lunedì di Lina Wertmüller mentre nel 1995 scrisse, diresse e interpretò insieme a Teo Teocoli ed Isabella Rossellini Croce e delizia, considerato da alcuni critici come il suo film più riuscito[15]. Presentò cinque programmi televisivi e ha collaborato a varie testate giornalistiche. Nel 1994 la città di Atene gli conferì la cittadinanza onoraria. Sceneggiatore nel 1978 de La mazzetta di Sergio Corbucci con Nino Manfredi, fece la sua ultima apparizione davanti ad una telecamera nel 2001 interpretando il piccolo ruolo di un boss mafioso nel film per la TV Francesca e Nunziata, ancora della Wertmüller.
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