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Trento

Cittadini ostaggio di degrado e criminalità: la città di Trento che non ci piace

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La Portela, piazza Leonardo da Vinci, piazza santa Maria Maggiore, via Prepositura.

Sono sempre queste le vie a rischio degrado a Trento dove i residenti sono autentici ostaggi di spacciatori, criminali e disperati pronti a tutto pur di sopravvivere e dove gli anziani non escono per paura ormai più nemmeno dalla porta di casa.

Gli spacciatori sono dappertutto.

In prevalenza sono tunisini, poi ci sono i neri dell’africa subsahariana, in genere manovrati dagli slavi o albanesi.

Spacciano dovunque, come trottole impazzite, alla luce del sole, fregandosene dei passati, dei Vigili Urbani, dei Carabinieri e della Polizia, di tutte le Forze dell’Ordine, che numerose e incazzate quanto impotenti e frustrate, passano continuamente e inutilmente nelle degradate zone del centro storico.

Ad acquistare la droga dagli stranieri ci sono i relitti nostrani, alcuni ultra quarantenni miracolosamente ancora vivi che sembrano spettri, o più spesso ragazzini minorenni  che solo un paio di anni fa guardavano Disney Channel.

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Ma poi c’è anche chi in quelle piazze ci vive dalla mattina alla sera tardi.

È il caso di una famiglia Rom con un bimbo piccolo che vive fra piazza Leonardo da Vinci e piazza santa Maria Maggiore.

Le loro tristi gesta, fatte di violenze (clicca qui) e di degrado (clicca qui)  sono già state pubblicate più volte sul nostro giornale più volte. L’ultima ieri pomeriggio.

In quel caso poi la cosa nella tarda serata è anche degenerata per colpa di alcool e droghe sotto gli occhi inermi dei residenti (che hanno inviato la testimonianza fotografica degli ultimi due giorni) che hanno filmato la scena (guarda sotto il video)

Quello che rimane al mattino è nelle foto inviate da alcuni residenti al numero whatsApp della redazione (3922640625) che ritraggono l’amara realtà degli ultimi 2 giorni.

Urla, litigi, risse, rifiuti e biciclette rubate abbandonate, urina e vomito.

«Si escogitato escamotage (vere e proprie pagliacciate ) per eludere le norme  e per poter transitare ore sull’erba dei giardini. Per esempio,  basta che abbiano in mano qualcosa che possa essere suonato o che emetta anche una sola nota e diventano “musicisti di strada”, e quindi possono rimanere nei giardini» – scrive un residente

«Gli spacciatori sembra si siano riorganizzati ultimamente, – scrive un altro residente a corredo delle foto – forse perché anche loro leggono  giornali e quindi sanno  le modalità e gli orari di passaggio dei Vigilantes e delle forze dell’ordine. Il grosso dello spaccio ora inizia dopo le 23.00 come sapessero che la notte purtroppo girano poche forze dell’ordine»

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