Valsugana e Primiero
A Levico Terme l’ufficio tecnico dà i «numeri»

Sembra una battuta ma non lo è!
A Selva, frazione di Levico Terme, ci è stata segnalata da alcuni Cittadini una problematica inerente l’assegnazione dei numeri civici.
In via della Bruta e via della Borba, dopo aver rinnovato i numeri civici ben tre volte in 15 anni, vi sono due numeri civici uguali, cioè due diversi stabili con lo stesso numero civico, un edificio con la placca del numero civico lasciato in bianco e alcuni edifici dove la vecchia numerazione è rimasta attaccata alle pareti esterne.
Bastasse questo…
E’ dai tempi dell’antica Roma che la numerazione civica si assegna sempre applicando la regola: numeri pari a destra, numeri dispari a sinistra e ordine crescente dal centro città verso la periferia.
Evidentemente chi ha assegnato i numeri civici a Levico non era a conoscenza di questa semplice e basilare regola che accompagna la nostra Civiltà da duemila anni perché ha fatto esattamente il contrario quindi, se un cittadino decidesse di edificare verso la periferia si troverebbe con un numero negativo!
Sarebbe forse il primo numero civico tipo -1 della storia urbanistica del paese di Levico Terme
Oltre agli errori commessi in fase di assegnazione viene da chiedersi se sia stato del tutto necessario modificare tre volte in 15 anni la numerazione civica che, come noto, facendo parte dell’indirizzo di residenza del cittadino, in caso di modifiche, lo obbliga ad una via crucis burocratica non indifferente.
Quando si dice che l’Ente Pubblico “uccide” i cittadini con la burocrazia inutile.
Battute a parte non è un caso se in occasione delle ultime elezioni Comunali a Levico Terme entrambi gli schieramenti al ballottaggio scrivevano nel loro programma che avrebbero riordinato l’ufficio tecnico comunale al centro di polemiche da anni per lungaggini di vario tipo e interpretazioni alquanto allegre delle regole urbanistiche.
Valsugana e Primiero
Cade sul Monte Fravort, raggiunta dal soccorso alpino con il quad

Si è concluso alle 19.30 l’intervento per il soccorso di una sci-alpinista che si è procurata un trauma ad un ginocchio mentre stava scendendo tra la cresta del Fravort e Pian dei Cavai a una quota di 2.200 m.s.l.m. insieme ad altre due persone.
La chiamata al Numero Unico per le Emergenze è arrivata verso le 15.30.
Il coordinatore dell’Area operativa Trentino centrale del Soccorso Alpino e Speleologico ha chiesto l’intervento degli uomini della Stazione di Levico.
Un totale di otto operatori ha raggiunto l’infortunata con quad e sci di alpinismo.
La donna è stata stabilizzata e imbarellata su barella con materassino a depressione.
È stata quindi trasportata fino a valle dove un’ambulanza l’ha prelevata per il trasferimento all’ospedale Santa Chiara di Trento.
Valsugana e Primiero
Doppio intervento sulle Pale di San Martino: due sci-alpinisti salvati dal soccorso Alpino

Verso le 12.20 di oggi il Soccorso Alpino Trentino è intervenuto in soccorso a uno sci-alpinista scivolato a valle per un centinaio di metri mentre stava scendendo lungo il Canalone nord di Cima Bureloni (gruppo delle Pale di San Martino).
A dare l’allarme al Numero Unico per le Emergenze 112 è stato il compagno di escursione che lo ha raggiunto a una quota di circa 2.400 m.s.l.m. trovandolo in stato cosciente.
Il coordinatore dell’Area operativa Trentino orientale del Soccorso Alpino e Speleologico ha chiesto l’intervento dell’elicottero il quale ha calato sul ferito, tramite l’utilizzo del verricello, il Tecnico di Elisoccorso e l’equipe medica.
L’uomo è stato quindi stabilizzato e imbarellato.
Insieme al compagno è stato imbarcato a bordo dell’elicottero per il trasferimento all’ospedale Santa Chiara di Trento, a seguito dei traumi riportati nella caduta.
Poco dopo, l’elicottero è intervenuto nuovamente per soccorrere una sci-alpinista scivolata per circa 200 metri a valle sul ghiacciaio del Travignolo (Pale di San Martino).
La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata verso le 13.45 da parte dell’uomo che era con lei.
Anche in questo caso la donna, in stato cosciente, è stata raggiunta dal Tecnico di Elisoccorso e dall’equipe medica. Una volta stabilizzata, la sci-alpinista è stata imbarellata e imbarcata a bordo dell’elicottero per il trasferimento all’ospedale Santa Chiara di Trento.
In entrambi i casi non è stato necessario l’intervento degli operatori della Stazione di San Martino di Castrozza del Soccorso Alpino e degli uomini della Guardia di Finanza, pronti per dare supporto all’equipaggio dell’elisoccorso in caso di bisogno.
Valsugana e Primiero
La Sosat piange Luca Gretter scomparso a soli 43 anni

Cantava nella sezione dei baritoni, nel Coro della Sosat, Luca Gretter, scomparso improvvisamente, all’età di 43 anni, lasciando affranta la famiglia sosatina ed i coristi.
Un cantore appassionato e con un forte attaccamento al Coro dove cantava nella Sosat dal 1997.
Lo ricorda il presidente del Coro Andrea Zanotti: “Luca è stato un compagno di strada ed un cantore allegro e generoso. La notizia della sua scomparsa è stata davvero un fulmine a ciel sereno, una botta improvvisa che ci lascia ancora intontiti e senza parole.
E’ il male assoluto che ha fatto capolino; esattamente come si dice del lupo nella canzone “La pastora”, che salta fuori nero nero dal bosco e si mangia il più bel capretto che la pastora aveva aveva.”
Luca Gretter lascia nel profondo dolore l’adorato figlio Nicholas, la mamma Flavia, il papà Beniamino e il fratello Stefano.
I funerali saranno celebrati oggi, sabato 7 dicembre 2019 alle ore 16.00 nella chiesa parrocchiale di Pergine Valsugana
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