Sport Trentino
Il miracolo Pressano continua, Giongo:«Mai sentirsi arrivati e troppo sicuri. Non bisogna mai fermare il processo di crescita»

Non può essere un caso.
Il percorso sportivo della Pallamano Pressano CR Lavis sta vivendo nelle ultime stagioni un periodo d’oro, fatto di successi e piazzamenti fra giovanili e senior che hanno portato la società trentina di diritto ai vertici nazionali della disciplina.
Era il 5 luglio 2014 quando per la prima volta nella storia un giallonero sollevava un titolo nazionale: lo scudetto Under 14.
Il tricolore più “modesto” in Italia sul piano agonistico ma in realtà il più importante: da lì una lunga serie di risultati che hanno permesso alla società giallonera di scalare le classifiche e portare a casa un totale di 17 piazzamenti ai vertici.
Dieci provengono dalle gesta del settore giovanile: sei scudetti, un secondo posto e tre terzi posti nazionali spalmati su 5 stagioni; dalla Serie A1 gli altri 7: due secondi posti scudetto, una coppa Italia vinta e due perse in finale, una Supercoppa italiana vinta ed una persa.
Una panoramica che il popolo giallonero della piccola frazione trentina osserva con orgoglio e stupore: “A vedere i numeri – commenta entusiasta il presidente Lamberto Giongo – facciamo fatica a crederci. Pochi o nessuno soltanto dieci anni fa avrebbero pensato ad un percorso sportivo fin qui così prolifico”. L’etica del lavoro, della “formica che lavora con pazienza e costanza” ha presentato i propri frutti “e quello che fa specie – sottolinea il presidente – è la distribuzione dei titoli o piazzamenti divisi equamente fra giovanili e senior. C’è chi fa man bassa solo in Serie A1 e chi invece domina soprattutto fra i giovani: noi siamo riusciti nell’impresa di portarci al vertice sia con il settore giovanile, sia con la squadra di Serie A1 nello stesso periodo.”
Due generazioni diverse che sono riuscite a vincere contemporaneamente con la maglia della stessa società:”Questo significa aver fatto le scelte giuste con il giusto materiale e soprattutto aver operato nella direzione corretta in due contesti profondamente diversi come quello senior e quello dei giovani. Per una società ‘operaia’ come la nostra non può esserci soddisfazione migliore del vedere tradotti in vittorie i sacrifici di tanti anni, assieme anche alla formazione di tanti talenti che ora militano all’estero ed in nazionale.”
La strada però non è fatta soltanto di rose e fiori:”Viviamo ogni giorno alla ricerca di sostegno per la nostra attività, cosa sempre più difficile di questi tempi per lo sport. Dietro ai successi ci sono anche moltissimi sacrifici ma noi lavoriamo a testa bassa fuori dal campo per poi vedere tradotto questo sforzo dai nostri atleti e tecnici sul campo.”
Diciassette piazzamenti in cinque anni, una media di oltre 3 a stagione:”Verrebbe da dire che nel bene o nel male – conclude Giongo – a Pressano una medaglia all’anno è assicurata ma forse l’errore più grande sarebbe proprio questo, sentirsi arrivati e troppo sicuri. Non bisogna mai fermare il processo di crescita: noi andremo avanti sempre con umiltà, consapevoli del nostro potenziale ma sicuri di poter continuare a migliorare in primis noi stessi; soltanto così potremo sognare di allungare ancora quella striscia di medaglie, sperando siano sempre ben divise in egual misura fra giovani e senior.”
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