Trento
Via Aosta, una cosa del genere non si era mai vista. «Gilmozzi introvabile e assente»

Sono queste le dichiarazioni di alcuni residenti di via Aosta, che versa in condizioni spaventose, e che hanno individuato come primo responsabile della situazione l’assessore all’urbanistica Italo Gilmozzi.
Dopo il servizio fotografico pubblicato nell’articolo «i quattro volti del degrado di Trento. Pronto un’esposto in procura per Italo Gilmozzi» dove risaltavano le condizioni allucinanti in cui versano ormai da anni via Pancheri e via Garbari pensavamo di aver visto tutto.
Ma invece al peggio non c’è mai fine ed eccoci qui in via Aosta, una laterale di viale Verona che è stata completamente abbandonata dall’amministrazione comunale.
Percorrere la via, sia a piedi, o in bicicletta o con l’autovettura è diventato impossibile. «Bisogna essere dei campioni del mondo nello slalom – ironizza qualcuno – e poi la notte di rovinano le macchine visto che anche la luce lascia molto a desiderare».
Ci sono delle buche alte quasi 20 centimetri e tutto l’asfalto è completamente degradato. Una situazione da terzo mondo.
Dopo la pubblicazione del primo articolo sono state molte le segnalazioni da parte di cittadini che lamentano il degrado delle strade di Trento.
Nei prossimi articoli ci occuperemo di via Torre Verde e Viale Rovereto che da passeggiata lungo il Fersina si è trasformata in una trappola pericolosissima.
Una situazione che a quanto pare non preoccupa minimamente l’assessore Italo Gilmozzi che preferisce occuparsi d’altro.
A dire il vero per quanto riguarda via Pancheri, Gilmozzi aveva promesso di fare qualcosa subito dopo il primo di maggio, ma per ora rimangono solo promesse.
Promesse che continuano da anni e che intanto hanno fatto imbestialire i residenti a tal punto da pensare di presentare un esposto alla procura contro l’assessore.
Una vergogna difficile da immaginare in una Trento «smart City» che il Sindaco continua a catalogare come pulita, senza degrado e criminalità.
Intanto salgono le lamentele e i disagi per i contribuenti trentini.
In ambedue i casi le strade sono private ma aperte al pubblico.
In tal senso parecchie sentenze della corte di Cassazione spiegano che se le strade sono di accesso pubblico, nonostante siano private, devono essere obbligatoriamente manutentate dal comune.
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