Trento
Il nuovo Corecom inizia a lavorare

Il nuovo Corecom si è riunito oggi pomeriggio per la prima volta.
I componenti del Comitato provinciale per il controllo sulle comunicazioni – eletti dal Consiglio provinciale nella scorsa seduta – sono stati accolti a palazzo Trentini dal presidente dell’assemblea legislativa, l’ente presso cui il Corecom è incardinato per legge.
Il nuovo presidente Marco Sembenotti, con gli altri due membri Adele Gerardi e Alessio Marchiori, hanno incontrato per un opportuno passaggio di consegne l’intera formazione del Corecom uscente, guidata dall’ex presidente Carlo Buzzi.
Il presidente del Consiglio, nell’augurare buon lavoro agli eletti, ha ricordato che per la prima volta trova applicazione la nuova normativa provinciale, in base alla quale il Corecom passa da 5 a 3 membri, con indennità fortemente ridotte.
La contrazione a soli 3 membri è stata criticata da Sembenotti: “Mi sembra un passo indietro – ha detto – poco coerente con gli elogi che in aula consiliare ho sentito rivolgere a questo organismo e alla sua efficienza in Trentino”.
Il presidente ha ringraziato gli uscenti e il personale del Comitato per l’ottimo lavoro svolto – anche con risorse risicate – e per l’alta considerazione che l’organismo s’è guadagnato tra i cittadini e anche nel rapporto con gli altri Corecom italiani.
“Ora occorre – ha proseguito – tenere alta l’asticella, ragion per cui solleciterò con periodica applicazione il presidente del Consiglio, affinché al Comitato sia assicurata la struttura necessaria, soprattutto per il gravoso compito delle conciliazioni nelle controversie tra utenti e compagnie telefoniche. Ci occuperemo naturalmente di monitoraggio di radio e tv, a partire dall’imminente campagna elettorale per le europee, con equilibrio e discrezione, ispirandoci al principio per cui il miglior arbitro è quello che si fa notare di meno”.
Buzzi – assieme ai colleghi Carlo Giordani, Laura Mezzanotte, Roberto Campana e Giuseppe Stefenelli – ha ricordato che in Commissione legislativa, quando si discusse la riforma della legge provinciale sul Corecom, ebbe modo di dirsi contrario alla riduzione a 3 membri, mentre condivise la regola della non rieleggibilità a fine mandato.
Anche Buzzi ha elogiato il personale dell’organismo, che ha fin qui garantito ottimi risultati in particolare nel settore delle conciliazioni, la cui positiva conclusione viene raggiunta tra l’altro con percentuali le più alte d’Italia.
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