Trento
Legge Merlin, caos nel centro sinistra. Maschio: «Una sinistra di regime che mette al rogo chi vota fuori dal coro in un argomento etico è preoccupante»

In Futura e nel centro sinistra trentino in generale è scattato l’allarme dopo la votazione della mozione contro la legge Merlin votata a maggioranza in consiglio comunale nell’ultima seduta.
Per passare la mozione ha trovato il sostegno dei consiglieri di Futura 2018 e di alcuni membri del centro sinistra, nonostante l’out out del movimento.
Molti anche gli astenuti sui banchi della giunta.
Nel merito per Futura 2018 la discussione e l’approvazione di questa mozione su una tematica peraltro avulsa dalle competenze comunali si può leggere soltanto come un assist al Governo Lega – M5S oppure come un modo per mettere in difficoltà la maggioranza comunale.
La posizione del partito di Ghezzi è chiara e sottolineata attraverso una nota dove si legge: «La posizione di Futura è chiara: la semplice abolizione della legge Merlin va in direzione opposta alla legittima discussione sulla “protezione” di coloro che in maniera autonoma e libera hanno scelto la professione dei o delle sex workers. Staremo sempre al fianco di chi lotta per l’emancipazione delle donne rifuggendo schemi maschilisti che purtroppo sono molto diffusi anche se spesso celati dalle buone intenzioni».
E ancora: «Dispiace che la Giunta comunale sia caduta nella trappola dando libertà di voto ai suoi singoli consiglieri che hanno votato in ordine sparso. Il voto variegato (che purtroppo ha consentito in maniera diretta o indiretta l’approvazione di almeno parte della mozione originale) dei consiglieri che afferiscono a Futura va letto dunque come una posizione individuale che non rispecchia la linea generale di Futura. Non consola il fatto che sia stata respinta la proposta di riaprire le case chiuse e tornare al controllo di Stato sul corpo delle donne. Lo spirito della mozione infatti non aveva come obiettivo primario fare qualcosa per tutelare la salute e la dignità della donna, ma si riferiva a politiche di decoro urbano reazionarie, che prevedono l’eliminazione dello “scabroso” fenomeno. La prostituzione è un qualcosa di complesso, che coinvolge la vita vera delle persone con le quali bisognerebbe parlare, e come tale va trattato».
In sostegno dei «traditori» arriva però Andrea Maschio consigliere dei cinque stelle: «Veramente stupito dalle reazioni scomposte della sinistra in merito all’approvazione della nostra mozione in merito all’argomento prostituzione. Se ne vuol fare un argomento ideologico e di principio quando per anni nulla è stato detto o fatto in merito “all’attuale gestione” di questa attività che ormai trova casa in centinaia di appartamenti della nostra città».
Maschio attacca anche sulle affermazioni critiche della sinistra: «Per i distratti alcuni estratti dei punti votati “abolire la legge” per “una nuova regolamentazione di tale fenomeno” che è esattamente quello che vogliono i detrattori. Quindi magari la prossima volte leggete ciò che criticate e smettetela magari di procedere a suon di slogan minacciando peraltro gli stessi vostri portavoce di eresia quando normalmente su questioni etiche si lascia libertà di scelta: altrimenti si chiama regime».
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