Trento
Programma di manutenzione 2019: a Trento saranno abbattute 33 piante

L’ufficio Parchi e giardini ha predisposto, anche per quest’anno, il programma di manutenzione delle alberature finalizzato a mantenere in buone condizioni il patrimonio arboreo cittadino che conta ad oggi oltre 15 mila piante tra censite e stimate (di queste, circa 5 mila piante fanno parte del verde stradale, altre 3 mila si trovano nei giardini).
A partire dal 2018, l’individuazione delle piante su cui intervenire non viene più deciso solo in base alla turnazione, ma tiene conto anche dei risultati del lavoro di censimento e valutazione Vta (Visual Tree Assessment) iniziato nel corso del 2017.
Tale attività ha permesso di valutare in modo puntuale lo stato fitosanitario di tutte le alberature e di molte piante dei parchi cittadini.
Sono stati dunque individuati gli alberi per i quali la semplice rimozione dei rami secchi non è sufficiente: in questi casi, a causa di importanti difetti strutturali o di situazioni fitosanitarie compromesse, è necessario procedere a particolari interventi per consentire la conservazione in condizioni accettabili di sicurezza.
Sono state dunque pianificate 769 potature e 20 consolidamenti, che consistono nell’installazione di un sistema di funi appositamente studiato per rendere maggiormente solidali tra loro parti di chioma che presentano criticità strutturali.
E’ stato inoltre deciso l’abbattimento di quegli alberi per i quali la valutazione Vta ha messo in evidenza sintomi o difetti tali per cui non è stato possibile individuare interventi idonei a garantire margini di sicurezza accettabili.
In particolare ad oggi risulta necessario l‘abbattimento di 33 piante, che verranno poi sostituite nel corso dell’anno, prevalentemente nel periodo autunnale.
Tra le piante da abbattere, ci sono anche due paulonie in piazza Lodron (intervento già realizzato), una robinia nell’area cani in località Solteri, gli abeti davanti all’ingresso del cimitero di Martignano, due ciliegi nel giardino in Clarina, cinque robinie nell’area gioco del giardino di Maso Ginocchio, due platani e un cedro monumentale nel parco delle Albere, una robinia in piazza Venezia, quattro ciliegi nel giardino del Salè, una sequoia, una taxodia, una quercia e un tiglio nel giardino Garbari, due ippocastani nella rampa stradale di Sopramonte, due Sofore in via Tommaso Gar.
Si tratta di alberi la cui stabilità è gravemente compromessa e che dunque, per ragioni di sicurezza, devono essere abbattuti per scongiurare crolli improvvisi, sempre più frequenti anche a causa del ripetersi di eventi atmosferici estremi.
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