Val di Non – Sole – Paganella
Il Caseificio Coredo, la fondazione Mach, e le lezioni di morale di Gianpaolo Gaiarin

Il signor Gianpaolo Gaiarin ha commentato su Facebook l’articolo pubblicato dal nostro giornale, intitolato “Caseificio di Coredo, Fondazione Mach, Comune Predaia: un intreccio istituzionale troppo «pericoloso»”, con le seguenti frasi: “Spett. “lavocedeltrentino.it”. «Libertà è poter scegliere. La vostra libertà è continuare a pubblicare la “notizia” relativa a Caseificio di Coredo, Fondazione Mach, Comune Predaia: un intreccio istituzionale troppo «pericoloso». Conosco quello che c’è scritto: non è una notizia, è giocare con il dolore di un dramma. La mia Libertà è non voler avere più a che fare con voi. E comunicarlo a chi mi conosce. Notizia vecchia. E chiedo ancora, che cavolo c’entra la Fondazione in tutto questo?»
Nell’articolo si raccontavano gli intrecci fra la Fondazione Mach ed il caseificio di Coredo ed in particolare:
– che la fondazione a controllo pubblico ha provveduto, per gli anni 2015, 2016, 2017, 2018 tramite l’affidamento diretto in economia l’acquisto di latte crudo. Nelle procedure di affidamento risulta sempre un unico invitato, un unico partecipante e quindi un unico e ripetitivo aggiudicatario: il caseificio sociale di Coredo. All’azienda casearia è stato liquidato un importo annuo di 10.050€, per un totale nel triennio di 40.200€.
– che anche l’azienda privata del Vicepresidente della latteria di Coredo Mirko Endrizzi, è stata premiata anch’essa dalla procedura “vinci facile“, infatti è stata l’unica invitata, l’unica partecipante alla procedura di affidamento diretto in economia per attività didattica e per la quale gli è stato corrisposto per gli anni 2015, 2016, 2018 l’importo totale di 7.500€.
Nell’articolo “criticato” dal prode Gaiarin, supportati dalla normativa, da svariati pareri, contestavamo il fatto che gli affidamenti della fondazione Mach all’”incarnato” Caseificio di Coredo per gli anni 2015, 2016, 2017, 2018 ed al suo Vicepresidente per gli anni 2015, 2016, 1018, potessero (ma ne siamo convinti) non rispettare le direttive nazionali e provinciali.
Dall’anno 2011 è stato attivato dalla fondazione Mach, un nuovo corso al fine di far nascere nuovi operatori agroalimentari (cantinieri, addetti alla lavorazione di carni e formaggi).
A seconda dell’indirizzo formativo percorso si può diventare cantiniere, oppure lavorare nelle macellerie come esperto nella lavorazione delle carni, nei caseifici come addetto alla produzione del formaggio e nei supermercati come specialista nella conservazione dei prodotti alimentari.
Gli affidamenti vengono giustificati come acquisti di latte crudo per esercitazione e per attività didattica, necessari probabilmente per poter svolgere i corsi sopra menzionati.
Il signor Gianpaolo Gaiarin è stato il responsabile Assistenza Tecnica Trentingrana Concast per poi in concomitanza dei nuovi corsi cambiare professione e diventare insegnante alla Fondazione Mach.
La sua professione viene esercitata utilizzando il latte crudo acquistato al caseificio di Coredo e dalle attività didattiche svolte presso l’azienda privata del Vicepresidente Mirko Endrizzi.
Il professore è famoso per i continui incensamenti dei formaggi a latte crudo, lo stesso prodotto nel quale è stato rinvenuto il batterio escherichia coli presso l’indagata latteria di Coredo che ha purtroppo portato tutt’ora un bambino a versare in condizioni di salute gravissime.
Il professore abituato come si legge a dare lezioni, questa volta si merita un voto negativo e può essere tranquillamente rimandato meritandosi anche un bel 7 in condotta.
Dice di essere a conoscenza di quanto pubblicato, probabilmente perché nell’esercitare la sua professione utilizza il prodotto acquistato e magari il suo insegnamento prevede delle visite guidate all’azienda del vicepresidente (Mirko Endrizzi) e/o perché nelle settimane scorse della vicenda si è interessata anche l’ente di controllo?
Dice che quanto pubblicato nei giorni scorsi non è una notizia per poi smentirsi affermando che è una notizia vecchia, dimenticandosi, o forse, perché non ha letto con attenzione, che gli affidamenti per il 2018 sono stati resi pubblici sul sito della fondazione il 21 gennaio 2019 e di conseguenza la notizia non è vecchia.
Ed allora ci domandiamo (anche se conosciamo le risposte) se gli affidamenti sono stati confermati anche per il 2019, magari con qualche variazione di intestazione di provenienza?
Il latte acquistato proviene direttamente da un’azienda privata della Paganella o proviene direttamente dal caseificio?
Alla fondazione Mach viene prodotto Formaggio a latte crudo?
Successivamente il signor Gaiarin tenta di dare lezione di morale, dimenticandosi che non è lui che deve giudicare se stiamo giocando con un dramma ma altre persone, gli ricordiamo inoltre che al momento siamo stati gli unici ad anticipare il nome del caseificio seppur anche le altre fonti d’informazione ne erano a conoscenza e questo è un atto di verità.
Abbiamo il massimo rispetto per i nostri lettori e lettrici, ma se il signor Gaiarin non vuole più avere a che fare con noi ce ne faremo tranquillamente una ragione, noi continueremo a pubblicare liberamente quello che riteniamo opportuno o quello che altri nascondono.
La fondazione Mach per procedere ad affidamenti a trattativa diretta deve rispettare l’art. 21 della L.P. 19.7.1990, n. 23, 2° comma, lettera h) e 4° comma, secondo il quale il contratto può essere concluso mediante trattativa privata con il soggetto o la ditta ritenuti idonei. La fondazione Mach quindi ha ritenuto idonea un’azienda (caseificio di Coredo) indagata per svariati reati penali.
Sicuramente era il caso di attendere, per una più che elementare valutazione precauzionale, la conclusione delle indagini prima di affidare gli incarichi “certificando” invece l’idoneità di un’azienda sotto inchiesta.
Come si comporterà la fondazione se i responsabili del caseificio vengono rimandati a giudizio dalla procura?
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